Nel Menologio cistercense è ricordato al 17 agosto il beato Hugo (Ugo) monaco cistercense tedesco. Egli nacque nel 1190 e durante la sua giovinezza dimostrò un carattere instabile. Intraprese la strada del sacerdozio, ma mentre ancora era suddiacono, la sua vocazione venne meno e quindi si lasciò andare verso i piaceri del mondo. Ma la sua strada era tracciata, cadde gravemente ammalato e pentito della sua scelta, fece di tutto per farsi perdonare, ritirandosi in una stalla per imitare l’umiltà di Cristo. Poi sentì il bisogno di farsi religioso e bussò alla porta dell’abbazia cistercense di Tennenbach vicino Friburgo, nella diocesi di Costanza, dove ritornò alla vita religiosa e intemerata di prima, pur lottando contro grandi tentazioni. Ebbe in sogno il conforto di un suo fratello defunto, anch’egli monaco e prete nella stessa abbazia e si decise a pronunciare i voti. La sua fu una vita travagliata da molteplici tentazioni, che contrastò con veglie, digiuni e discipline per 40 anni e sebbene molto malato, non volle mai mangiare carne e bere vino. Fu ordinato sacerdote e celebrava ogni giorno la S. Messa con grande devozione, ebbe incarichi di responsabilità, che espletò con sacrificio al servizio dei fratelli e durante la notte per un certo tempo, era dedito alla contemplazione. Il 20 agosto 1270, festa di s. Bernardo, celebrò la Messa con maggiore lentezza e fervore del solito, i frati intuirono che la fine era vicina e così dopo aver assistito alle celebrazioni liturgiche della festa del santo fondatore, verso sera chiese l’estrema unzione e raccomandandosi alla SS. Trinità, morì ad 80 anni.
Autore: Antonio Borrelli
|