Natalia Briguglio nacque a Roccalumera (Messina) il 17 ottobre 1870 e già a 10 anni per aiutare la modesta famiglia, andò a lavorare in una filanda. Giovanissima entrò a far parte del Terz’Ordine Francescano, dedicando tutta se stessa al servizio dei poveri e dei bisognosi. Nel 1886 fu accettata dai fratelli Francesco e Annibale Di Francia futuro beato nel 1990; i quali avevano dato vita ad un’opera per l’assistenza degli orfani nella città di Messina; già l’anno successivo iniziò il noviziato, ricoprendo vari incarichi all’interno del nascente Istituto. Quando i due fratelli si divisero nell’opera di apostolato, e Francesco Di Francia (servo di Dio) nel 1895 si recò a Roccalumera per fondare una nuova Famiglia religiosa e il ‘Pio Ricovero’ delle orfanelle, Natalia Briguglio insieme ad altre tre suore lo seguì. Le religiose inizialmente si chiamarono ‘Povere Suore del Sacro Cuore’ e Natalia che aveva cambiato il nome in Veronica di Gesù Bambino, ne divenne prima superiora e cofondatrice. Alla morte del fondatore Francesco Di Francia nel 1913, assunse in pieno la responsabilità dell’Istituto, che portò avanti con umiltà e semplicità, con perfetto spirito francescano; la Comunità cambiò il nome in “Suore Cappuccine del Sacro Cuore”. Fu presente al fianco del fondatore in quei gravi sconvolgimenti naturali che colpirono Messina e la sua provincia in quegli anni: il colera nel 1887 e il disastroso terremoto del 1908; si prodigò con grande carità nell’accogliere le bambine orfane e povere e nel soccorrere le famiglie disagiate. Diresse l’Istituzione per 37 anni con grande sicurezza e un tratto nobile ed evangelico. Morì a Roccalumera il 3 febbraio 1950; il suo corpo il 4 settembre 1964, venne trasferito dal cimitero locale alla chiesa dell’orfanotrofio, dove era nata l’Istituzione. Le Suore Cappuccine del Sacro Cuore, di cui Madre Veronica Briguglio fu cofondatrice, sono oggi presenti in Italia, Svizzera, America Latina, con le loro opere assistenziali e formative della gioventù bisognosa di qualsiasi genere.
Autore: Antonio Borrelli
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