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San Seustio e compagni Martiri di Todi
Festa:
29 gennaio
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† Todi, Umbria, 303
Nipote del proconsole Ablavio, fu uno degli ottanta martiri cristiani che furono uccisi a Todi nel 303, durante la persecuzione indetta da Diocleziano. Ablavio, pur di salvare il nipote, cercò inutilmente di farlo apostatare, ma, dopo aver scoperto che anche la sorella di Seustio era cristiana, fu costretto a condannarli entrambi a morte. Il corpo di Seustio fu poi portato in una zona chiamata Confino, presso il lago Trasimeno, e lì sepolto.
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Seustio fa parte di un gruppo di ottanta martiri cristiani, battezzati dal vescovo Cassiano, che furono martirizzati a Todi durante la persecuzione indetta da Diocleziano nel 303.
Il proconsole di Todi Ablavio diede esecuzione nella sua zona, alla persecuzione, arrestando e poi condannando a morte i suddetti ottanta cristiani, fra loro c’era Seustio, nipote dello stesso Ablavio, il quale tentò in tutti i modi di liberarlo, con l’aiuto della madre e della sorella di Seustio.
Ma dopo aver scoperto che anche la sorella era cristiana e dopo aver tentato inutilmente di farli apostatare, li condannò a morte.
Secondo la tradizione, il corpo di Seustio fu portato in una zona chiamata Confino, presso il lago Trasimeno e lì sepolto.
Purtroppo non si sa altro di lui, chi fosse e quando sia realmente vissuto, oltre la leggendaria ‘Passio’ da cui sono state tratte le notizie su riportate; la Chiesa di Todi celebra il 29 gennaio la loro festa liturgica.
Autore: Antonio Borrelli
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