II sec.
Giovane spoletino martirizzato nel II secolo, fu sepolto fuori città, dove fu eretta in suo onore una basilica romanica. Il suo culto si diffuse anche in Olanda, dove fu portato un suo braccio. La sua fama di protettore dai terremoti si consolidò nel 1703, quando un violento sisma colpì la zona ma risparmiò Spoleto, che si trovava a pochi giorni dalla festa del santo. Da allora, San Ponziano viene invocato in occasione dei terremoti.
Patronato: Terremoti, Spoleto
Martirologio Romano: Presso Spoleto in Umbria, san Ponziano, martire, che si tramanda sia stato per Cristo atrocemente battuto con le verghe al tempo dell’imperatore Antonino e infine trafitto con la spada.
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San Ponziano protettore dai terremoti è il patrono della città di Spoleto.
Secondo la tradizione era un giovane di Spoleto che subì il martirio tra il 156 ed il 165.
Fu sepolto poco fuori della città, sulla sua tomba fu poi eretta una basilica ed un monastero.
Il vescovo belga Baldrigo ottenne nel 968 un braccio del Santo che portò a Utrecht, ove fu invocato come patrono.
San Ponziano è invocato in occasione dei terremoti poiché la prima delle terribili scosse di terremoto che per circa 20 anni a partire dal 1703 funestarono l’Umbria meridionale, si ebbe la sera della sua festa ed a Spoleto non ci furono vittime. Secondo la tradizione una scossa di terremoto avrebbe accompagnato anche la sua decapitazione, e gli venne riferita una profezia: “Spoleto tremerà, ma non cadrà”.
La chiesa di San Ponziano si trova appunto appena fuori città. Fu eretta in età romanica in onore del giovane spoletino protettore della città, qui sepolto forse nel 175.
A Spoleto viene ricordato il 14 gennaio.
Autore: Franco Dieghi
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