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Sant’ Anastasio di Pavia Vescovo
Festa:
30 maggio
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† Pavia, 30 maggio 680
Di famiglia lombarda, nobile, fu il vescovo ariano di Pavia al tempo di re Rotari (metà del VII secolo). Nel 668 ripudiò l’eresia, si convertì e fu eletto vescovo cattolico di Pavia. Partecipò al sinodo milanese contro l’eresia monotelita e partecipò al Concilio di Roma del 679. Morì a Pavia il 30 maggio 680.
Martirologio Romano: A Pavia, sant’Anastasio, vescovo, che, abbandonata l’eresia ariana, professò con fermezza la fede cattolica.
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Nato in una nobile famiglia lombarda, Anastasio ricevette un'educazione adeguata al suo status sociale. In un'epoca in cui l'arianesimo era ancora diffuso in Italia settentrionale, Anastasio abbracciò questa dottrina eretica, divenendo vescovo ariano di Pavia durante il regno di Rotari (642-652). La sua posizione lo rese un esponente di spicco della comunità ariana pavese e una figura chiave nel panorama religioso del Regno longobardo.Un evento cruciale segnò la vita di Anastasio: nel 668, abiurò solennemente l'arianesimo e si convertì alla fede cattolica. Le motivazioni dietro a questa scelta non sono del tutto chiare, ma è possibile che siano state influenzate da contatti con personalità cattoliche o da un'attenta riflessione teologica. La conversione di Anastasio ebbe un impatto significativo a Pavia, aprendo la strada alla diffusione del cattolicesimo in una città ancora permeata dall'arianesimo.
Forte della sua rinnovata fede, Anastasio fu eletto vescovo cattolico di Pavia. In questo nuovo ruolo, si distinse come zelante difensore dell'ortodossia e intransigente oppositore delle eresie. Partecipò attivamente al sinodo milanese contro il monotelismo, un'altra dottrina eretica che minacciava l'unità della Chiesa. Il suo impegno culminò con la partecipazione al Concilio di Roma del 679, convocato da papa Agatone per contrastare il monotelismo e riaffermare i principi della fede cattolica.Anastasio dedicò il resto della sua vita al governo pastorale della sua diocesi e alla lotta contro le eresie. La sua tenacia e il suo esempio di conversione lo resero una figura stimata e ammirata dai cattolici pavesi. Morì a Pavia il 30 maggio 680, lasciando un'eredità spirituale duratura.
Autore: Franco Dieghi
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