Purtroppo di questo santo eremita e poi abate, vissuto nel lontano XI secolo, non ci sono pervenute molte notizie. La ‘Vita’ scritta, si basa su tradizioni locali e su documenti del monastero di S. Salvatore di Placa a Francavilla in provincia di Messina. Sulla Sicilia vi era la dominazione saracena e Cremete si era ritirato fra le rovine di un antico eremitaggio, posto fra le pendici dell’Etna e la foresta di Placa. Quando Ruggero I, principe d’Altavilla († 1101) dopo aver combattuto i musulmani, riuscì ad impadronirsi di tutta l’isola, Cremete gli si presentò per chiedergli aiuto nella ricostruzione del diroccato cenobio, portandogli in dono della selvaggina viva. Il re gli concesse quanto chiedeva; il diploma di fondazione del monastero e della chiesa annessa di Francavilla, porta la data del 1092; essi furono dedicati al S. Salvatore e Cremete ne divenne l’abate; morì intorno al 1099. Altre notizie storiche non ci sono, la festa liturgica di s. Cremete ricorre insieme a quella del S. Salvatore a cui era dedicato il monastero cioè il 6 agosto; in questo giorno si espone il suo corpo, posto in un reliquiario con iscrizione in greco.
Autore: Antonio Borrelli
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