Isabella Larrañaga Ramirez, ultima di cinque fratelli, nacque il 19 novembre 1836 a Manila nelle Filippine, suo padre Giovanni Andrea era tenente colonnello spagnolo di stanza in quelle Isole, la madre Isabella era discendente da una distinta famiglia peruviana.
Quando aveva appena due anni, le morì il padre e quindi insieme alla madre si trasferì in Perù a Lima; era ancora una fanciulla quando avvertì la chiamata di Dio alla vita consacrata, la madre contraria, fece di tutto per distoglierla, facendole condurre una vita brillante e di società, prima a Lima, poi a Madrid, dove si trasferirono nel 1862.
Ma Isabella che aveva ricevuto un’ottima educazione, sapeva parlare quattro lingue, suonava il piano e dipingeva, persistette nel suo ideale di farsi religiosa.
Nel 1867 venuta a Roma per sei mesi, si confidò con papa Pio IX; ma passarono ancora dieci anni, finalmente il 2 febbraio 1877, superate le resistenze della madre, cominciò con altre amiche l’opera degli esercizi spirituali, dedicandosi all’assistenza degli anziani ed all’educazione delle ragazze, fondando per questo scopo la Congregazione delle ‘Suore della Carità del Sacro Cuore di Gesù’.
Iniziò ad operare nei sobborghi di Madrid e nel 1880 apriva un piccolo collegio a Leganés e un altro a Torrijos nel 1881. L’8 settembre 1883, fece i voti religiosi insieme con Maria Hurtado, prendendo il nome di Elisabetta del Cuore di Gesù e inaugurando la casa del noviziato con sei novizie.
Le regole del nuovo Istituto furono approvate nel novembre dello stesso anno dall’arcivescovo di Madrid e l’Istituzione si diffuse subito per diverse città della Spagna e perfino a Cuba, dove la fondatrice si recò due volte, nonostante le sue delicate condizioni di salute; la seconda volta poté dedicarsi ad assistere i feriti della guerra d’indipendenza.
Trovandosi a Cuba, morì a L’Avana il 17 gennaio 1899, senza avere avuta la consolazione di vedere approvato il suo Istituto da Roma, cosa che avvenne nel 1920.
Oggi la Congregazione ha 350 religiose e 46 Case in sette Paesi: Spagna, Portogallo, Angola, Cile, Portorico, Venezuela e Perù.
Nel 1961 i suoi resti furono traslati in Spagna nella cappella della Casa di Villaverde (Madrid), la causa di beatificazione fu introdotta il 31 maggio 1957, il 26 marzo 1990 si è avuto il decreto sulle virtù ed il titolo di venerabile.
Intanto due sue figlie della Congregazione in Spagna, Rita Dolores Pujalte Sanchez e Francisca del Sacro Cuore di Gesù Aldea Araujo, l’hanno preceduta sulla via della santità, morendo martiri durante la Guerra Civile di Spagna del 1936 e sono state beatificate il 10 maggio 1998.
Autore: Antonio Borrelli
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