Nacque l'anno 1530 dalla famiglia Russotti e sin da fanciullo si affezionò alla Vergine benedetta che sotto il titolo di Cacciapensieri si venera nella chiesa di S. Maria ed è la Patrona di Cammarata e S. Giovanni Gemini.
Amando di servire la sua Madonna in quel suo santuario maturò il disegno di farsi religioso, e a venti anni vestì il ruvido saio di S. Francesco nell'umile condizione di fratello laico, I Superiori che durante il noviziato lo trovarono sobrio, grave e modesto, pensarono di dargli l'ufficio di sacrestano, impiego che ordinariamente solea darsi ai frati provetti, e col plauso di tutta la comunità gli affidarono la cura della chiesa nella giovane età di ventidue anni. Servì la casa di Dio per lo spazio di anni ottanta che furono una continua preghiera e contemplazione alla presenza di Gesù in Sacramento e di Maria Santissima. L'ardore del suo cuore per la Madre di Dio giunse a tal punto che la Vergine per segno di affettuosa corrispondenza le parlò a mezzo della sacra immagine di Cacciapensieri dinanzi la quale pregava lacrimando. Morì a 103 anni, fra l'universale compianto, l'anno del Signore 1633 e fu sepolto in chiesa.
Autore: Raimondo Lentini
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Fonte:
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P. Agostino Gioia ofm, La Minoritica Provincia di Val Mazara, Palermo 1925
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