Una venerabile figura caritatevole, carismatica, laica del Lazio del Settecento; Mariangela Virgili nacque a Ronciglione (Viterbo) l'8 settembre 1661, dalla famiglia ebbe un’ottima educazione nella fede cristiana, per cui sin da piccola maturò in lei la vocazione di consacrarsi completamente a Dio. Il suo desiderio era quello di entrare fra le suore carmelitane, ma fu impedita dalla povertà della famiglia; ad ogni modo, seguendo i consigli del padre spirituale e aderendo al desiderio di dare tutto il suo amore a Dio ed al prossimo, specie i più bisognosi, realizzò un ideale che le veniva suggerito: “Avrai per cella un angolo della tua casa e per monastero tutta Ronciglione” .
Una forma di spiritualità e consacrazione che anticipò il vasto fenomeno, specie nel napoletano, delle “monache di casa ”.
Costruì nella camera della casa un recinto di legno e quattro tavole su cui coricarsi, adattando il resto della casa per accogliere vedove e orfane e donne tolte dalla vita corrotta oppure insidiate dai signorotti senza scrupoli di quel tempo.
Questa opera di redenzione e protezione, scatenò la reazione di persone losche, che attentarono, più di una volta, alla sua vita con armi da fuoco, rimanendo miracolosamente illesa.
A 38 anni vestì l’abito di Terziaria carmelitana e dopo si dedicò con maggiore zelo a varie opere sociali e religiose; collaborò con il vicario foraneo del vescovo di Sutri, per far aprire a Ronciglione una casa delle Maestre Pie, fondate dalla viterbese Rosa Venerini, per educare e istruire le giovani.
Per i giovani poté fondare le scuole superiori, gestite dai Padri Dottrinari del beato Cesare De Bus, il famoso “Collegio”, culla di tanti uomini illustri. Usufruirono della sua carità, i carcerati, i poveri, i bisognosi di assistenza, i nobili decaduti, gli ammalati dei tre ospedali cittadini e quelli a domicilio, fu consigliera illuminata per tutti quelli che ricorrevano a lei, sia locali che forestieri.
Sopportò con pazienza e sottomissione a Dio, le infermità che la colpirono specie negli ultimi anni; morì a Ronciglione il 10 novembre 1734 ed ai suoi funerali parteciparono tutti i concittadini.
La causa per la sua beatificazione fu introdotta l’11 febbraio 1778, proseguendo fino al 1796; dopo una lunga interruzione fu ripresa il 10 dicembre 1993 ed è tuttora in corso.
Sito ufficiale: www.mariangelavirgili.it
Autore: Antonio Borrelli
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