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San Rabano Mauro Abate di Fulda
Festa:
4 febbraio
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Magonza, 780 ca. - Magonza, 4 febbraio 856
Rabano Mauro fu uno dei protagonisti della cultura carolingia. Nato a Magonza, in Germania nel 780, studiò nella celebre scuola del monastero benedettino di Fulda. Si recò poi a Tours, dove gli fu maestro Alcuino. Ritornato all'abbazia di Fulda, ne divenne la guida e la portò al suo massimo splendore. Nell'847 diventò arcivescovo di Magonza fino alla morte, avvenuta nell'856. Noto come «Magister Germaniae», è considerato il teologo occidentale più erudito del suo tempo. Fine poeta, è autore del «De laudibus sanctae Crucis» e alcuni gli attribuiscono anche l'inno «Veni creator». (Avvenire)
Martirologio Romano: A Magonza nella Franconia in Germania, san Rabáno, detto Mauro, vescovo, che, da monaco di Fulda eletto alla sede di Magonza, prelato di provata dottrina, di ricca eloquenza e accetto a Dio, nulla trascurò di quanto potesse fare a gloria di Dio.
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Alcuni testi ed enciclopedie, lo considerano come beato, ma la recente edizione del “Martyrologium Romanum” lo classifica come santo e a questo testo ufficiale della Chiesa, bisogna attenersi.
Rabano nacque a Magonza verso il 780; frequentò come oblato (consacrato) la scuola monastica di Fulda, fondata nel 744 da s. Bonifacio Winfrid (680-755), monaco anglosassone, evangelizzatore della Germania e che nel Medioevo divenne famosa, insieme al monastero benedettino da cui prendeva il nome.
Da lì si spostò a Tours in Francia, per proseguire la sua formazione alla “Schola Palatina” fondata da Carlo Magno e guidata dal grande teologo, filosofo, letterato, il beato Alcuino (735-804), il quale poi gli impose il soprannome di Mauro (dal discepolo di s. Benedetto).
Dopo il periodo trascorso in Francia, ritornò a Fulda, dove venne ordinato sacerdote nell’814 e dall’817 divenne direttore della Scuola, per divenire poi nell’822 abate del grande monastero che governò per 20 anni.
Nell’842 rinunciò alla carica e si ritirò a Petersberg nei pressi di Fulda; dopo cinque anni di questo ritiro, nell’847 fu chiamato dal re Ludovico il Germanico (804-876), quale quinto successore di s. Bonifacio, alla sede arcivescovile di Magonza.
Rabano Mauro fu il più grande dotto del suo tempo, trasmise alla sua epoca tutto il sapere teologico dei Padri della Chiesa e collegato con Alcuino, contribuì sostanzialmente alla vita spirituale dell’età carolingia; si meritò il titolo di “Precettore della Germania”.
Spiegò e commentò molti libri sacri del Vecchio e del Nuovo Testamento, utilizzando con sapienza le opere dei grandi Padri, s. Girolamo, s. Agostino e s. Gregorio Magno; inoltre scrisse vari manuali e omelie per l’educazione del clero, poesie e iscrizioni per chiese e sepolcri.
Ma la sua opera più grande fu il “De Universo”, un compendio enciclopedico in 22 libri, di tutto il sapere del suo tempo; compilò anche un ‘Martirologio’, elenco dei santi venerati con note della loro vita o del martirio.
Ancora gli viene attribuito il celebre inno “Veni Creator Spiritus”; come abate di Fulda e come arcivescovo di Magonza, espletò con sollecitudine un’attività pastorale intensa, anche con la convocazione di Sinodi e la costruzione di chiese. Rabano Mauro morì il 4 febbraio 856 a Magonza e le sue reliquie deposte nel monastero di S. Albano, poi sistemate in luogo visibile al culto, dal suo successore Albrect di Brandenburgo.
Le reliquie poi dall’epoca della Riforma Protestante (XVI sec.) sono scomparse; ebbe culto sia di beato che di santo nelle diocesi di Magonza, Limburgo, Breslavia e a Fulda. Dante lo ricorda tra gli spiriti sapienti del cielo del Sole (Par., XII, 139).
La sua ricorrenza liturgica è al 4 febbraio.
Autore: Antonio Borrelli
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