Giacomo Lercaro nacque a Genova il 28 ottobre 1891. Compì studi biblici, patristici e liturgici al Seminario arcivescovile, dove insegnò dopo l' ordinazione sacerdotale, avvenuta nel 1914 e gli anni del conflitto mondiale, durante i quali fu Cappellano militare. Prevosto della parrocchia di Maria Immacolata dal 1937, durante il periodo dell'occupazione tedesca nella seconda guerra mondiale, si prodigò a favore dei perseguitati, tanto che dovette rifugiarsi, sotto uno pseudonimo, in una casa religiosa: qui scrisse "I metodi dell' orazione mentale", un volume tradotto in diverse lingue. Nel dopoguerra fondò nella sua città un istituto di teologia per laici. Nel dicembre del 1946 fu nominato Prelato domestico di Sua Santità e nel Concistoro del 10 marzo 1947 preconizzato da papa Pio XII Arcivescovo di Ravenna. Il motto che scelse "Mater mea, fiducia mea" rispecchia il riferimento costante del suo episcopato (ravennate prima, bolognese poi): l' intensa devozione a Maria. Dopo l'alluvione del Polesine nel 1951, accolse nella sua casa alcuni ragazzi senza tetto che lo seguirono anche a Bologna; fu questo il primo germe dell' Opera "Madonna della fiducia" per i giovani studenti italiani ed esteri. Il 19 aprile 1952 papa Pacelli lo trasferì alla sede metropolitana di Bologna e il 12 gennaio 1953 fu creato e pubblicato cardinale. Egli individuò come fulcro della vita cristiana la Santa Messa e da qui scaturì anche il suo lavoro episcopale che, oltre alle iniziative spiccatamente religiose come la missione mariana del 1954, la missione triennale sulla Messa 1962-65, la visita pastorale e i piccoli sinodi, ne annoverò moltissime altre di generi diversissimi: il Villaggio per i giovani sposi, la Consulta per l' apostolato dei laici, il Centro studi per l' architettura sacra, il Centro di documentazione per le scienze religiose, le opere sociali e assistenziali per gli operai, il carnevale dei bambini. Furono 34 le parrocchie di periferia da lui volute per rispondere all'ampliamento urbano. Fu anche un indiscusso protagonista del Concilio Vaticano II, prima come animatore e moderatore della Commissione liturgica, poi come Moderatore del Concilio e Presidente del "Consilium ad exsequendam constitutionem liturgicam". Il 5 maggio 1956 inaugurò, insieme a Padre Pio da Pietrelcina l'ospedale "Casa Sollievo della Sofferenza" e nell'aprile del 1957 prese parte ai festeggiamenti in onore della patrona di Castrocaro, la Beata Vergine dei Fiori. Cittadino onorario di Bologna dal 1966, consegnò il Vangelo agli amministratori della città. Il 12 febbraio 1968 lasciò la cattedra di San Petronio senza però abbandonare la scena ecclesiastica: infatti, fu Legato di Paolo VI al Congresso Eucaristico Internazionale di Bogotà e, fino al 1973, svolse un'intensa opera evangelizzatrice in Italia ed all'estero. Costretto al riposo dal 1974 a causa delle precarie condizioni di salute, si è spento a Bologna il 18 ottobre 1976.
Autore: Mirco Camporesi
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