IV sec.
Soprannominato gbec’i , cioè “abitante del pozzo”. Sarebbe figlio di una vedova ricca e pia, nato a Cesarea Marittima. Durante le persecuzione contro i cristiani viveva nascosto con la madre e la sorella. Un giorno si imbatté in un vecchio che gli consigliò di fuggire le tentazioni del mondo ritirandosi nel deserto. Giovanni , col permesso della madre, seguì il consiglio e ,a 15 anni, lasciò la Palestina e si recò in Egitto dove incontrò un eremita, Parmuteo, di cui divenne discepolo Avendo trovato nel deserto un pozzo asciutto vi si calò dentro e visse lì per dieci anni. Un eremita di nome Criso venne a visitarlo e Giovanni lo accolse narrandogli la sua vita. Morì a 25 anni e fu sepolto da Criso nel pozzo stesso.
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La figura di San Giovanni in Gheb'i, eremita cristiano del IV secolo, emerge dalle brume della storia come un'affascinante icona di ascetismo e spiritualità. Nato a Cesarea Marittima da una ricca vedova, Giovanni, soprannominato "abitante del pozzo", si trovò a vivere la sua giovinezza all'ombra delle persecuzioni anticristiane. In un contesto di timore e incertezza, un incontro fortuito con un vecchio saggio cambiò il corso del suo destino. Il consiglio di fuggire le tentazioni del mondo e ritirarsi nel deserto trovò terreno fertile nel cuore di Giovanni, che, all'età di 15 anni, lasciò la Palestina per l'Egitto.
Nella terra dei faraoni, Giovanni incontrò l'eremita Parmuteo, sotto la cui guida iniziò il suo percorso di ascesi. La scelta di Giovanni fu radicale: si calò in un pozzo asciutto, trasformandolo in una cella eremitica dove trascorse dieci anni in solitudine e contemplazione. La fama della sua santità si diffuse, attirando l'attenzione di altri eremiti, tra cui Criso, che ci ha lasciato un prezioso resoconto della vita di Giovanni.
La morte, sopraggiunta a soli 25 anni, non spense la luce della sua santità. Criso, commosso dalla sua devozione, lo seppellì proprio nel pozzo che era stato la sua dimora terrena. La memoria di San Giovanni in Gheb'i continua a vivere, celebrata il 30 marzo di ogni anno, come un esempio di dedizione a Dio e di ricerca della perfezione spirituale.
Autore: Franco Dieghi
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