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Sant' Adamo di Guglionesi Monaco

Festa: 3 giugno

Guglionesi, Campobasso, X sec.

Le informazioni certe su di lui scarseggiano, limitandosi alla data della traslazione delle sue reliquie a Guglionesi il 3 giugno 1102, come riportato dai Bollandisti. La mancanza di dettagli sulla sua vita alimenta il mistero che circonda la sua figura. Il titolo di "confessore" suggerisce una vita esemplare dedicata alla fede, ma senza il martirio. La sua tomba, custodita per lungo tempo fuori dal paese, potrebbe indicare una vita da monaco eremita. Una visione ricevuta da un monaco di nome Benedetto diede impulso alla traslazione delle reliquie, avvenuta di notte con solenne processione. L'ipotesi che San Adamo fosse un monaco proveniente da Montecassino, morto e sepolto a Guglionesi, rimane aperta.

Etimologia: Adamo = nato dalla terra, dall'ebraico


Purtroppo nonostante che s. Adamo sia il patrono dell’operosa cittadina di Guglionesi in provincia di Campobasso nel Molise, i testi specializzati in agiografia, non dicono quasi niente di lui.
L’unica notizia certa che si possiede di questo santo, definito ‘confessore’ quindi nemmeno come abate, è la data della traslazione delle reliquie avvenute a Guglionesi il 3 giugno 1102.
Questa notizia riportata dai Bollandisti (Società di Gesuiti belgi che nel 1600, coordinati da Jean Bolland, dal quale presero il nome, compilarono gli ‘Acta Sanctorum’) è molto antica, tanto è vero che il volume ‘Acta SS. Iunii” che alle pagg. 336-38 la riporta, è stato stampato nel 1741 a Venezia.
Questa narrazione non offre spunti per capire il tempo in cui visse, il genere di vita, l’attività svolta dal santo ‘confessore’. Confessore, termine che inizialmente comprendeva anche i martiri, poi è stato riservato ai santi e beati che pur non essendo martiri, hanno testimoniato (confessato) con la loro vita, la fede in Cristo, visto anche nei fratelli sofferenti.
L’antico libro dice che da molto tempo la sua tomba era custodita ad un miglio circa dal paese, (questo ci lascia supporre che fosse un santo monaco - eremita) e che un monaco di nome Benedetto ebbe una visione, con cui lo si invitava a farsi promotore della traslazione delle reliquie nella città di Guglionesi.
Questa traslazione delle reliquie avvenne di notte con la partecipazione di vescovi, sacerdoti, uomini armati. Non si può escludere che fosse un monaco venuto in zona, da Montecassino per qualche motivo, certamente dato i tempi non era consigliabile uscire dal grande e sicuro monastero, se non per necessità, poi morto nella località e sepolto come si usava fuori dalle mura; escluderei senz’altro che fosse un abate, lo avrebbero riportato nell’abbazia e lì sepolto.
Quando non si conosce la data della morte di un santo, si può stabilire come giorno della celebrazione, il giorno della traslazione delle reliquie se lo si conosce; ecco perché s. Adamo è ricordato il 3 giugno.


Autore:
Antonio Borrelli

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Aggiunto/modificato il 2003-07-29

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