Abenberg (Baviera), sec. XII - † 1140 ca.
Figlia del conte di Abenberg, in Franconia (Germania), la beata Stilla morì intorno al 1150 nella cittadina natale, che si trova nel territorio della diocesi bavarese di Eichstätt. È un borgo medievale caratterizzato dalla presenza dell'antico monastero di Marienburg (risalente al 1482). Un tempo era dell'ordine Agostiniano, oggi è abitato dalle Suore dell'Addolorata. Sorge dove la beata patrona aveva edificato con i suoi beni una chiesa dedicata a Pietro e Paolo, che era divenuta luogo di pellegrinaggi. La morte le impedì di costruire lei stessa un monastero. Stilla è stata beatificata nel 1927. (Avvenire)
Martirologio Romano: Nel monastero di Marienburg nella Franconia, in Germania, beata Stilla, vergine consacrata, sepolta nella chiesa da lei fondata.
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Fra tante notizie fantasiose che si sono scritte su s. Stilla vergine, quella sicuramente certa, è che appartenne alla famiglia dei conti di Abenberg, centro della Baviera nella Germania Occidentale, sul fiume Abens affluente di destra del Danubio; e che il padre forse aveva il nome di Zelco, inoltre aveva due sorelle ci cui non si conoscono i nomi e due fratelli, i conti Adalberto e Corrado. Secondo un antico documento, unitamente ad essi, fece delle donazioni al convento di Heilsbrunn; inoltre si crede, anche se non vi sono documenti, che abbia emesso il suo voto di castità alla presenza del vescovo di Bamberga, s. Ottone († 1139). Le leggende raccontano che visse con altre due vergini devotamente, forse le stesse due sorelle; poi l’episodio di un guanto, caduto nel punto in cui voleva essere sepolta, ed infine l’episodio dei buoi, che spontaneamente, guidarono il carro funebre fino a quel luogo. La beata Stilla (=la quieta) non è nominata in nessun documento medioevale, né si conoscono le date della sua vita trascorsa comunque verso la metà del sec. XII; ma verso il 1140 ca. avvenne la sua morte e fu sepolta nella chiesa di s. Pietro da lei donata, che si trovava sul monte di fronte al proprio castello. Nei secoli successivi si sono avute varie testimonianze, del culto tributato alla beata giovane e nobile vergine di Abenberg, come una tomba scoperta nel 1884, scolpita nella roccia nella chiesa di S. Pietro già citata e che oggi i fedeli chiamano di S. Stilla. Poi una pietra tombale, in parte danneggiata da un incendio della chiesa nel 1675, ed infine c’è una relazione scritta nel 1480 dal Vicario Generale al vescovo di Eichstätt, nella quale si ricorda di un pellegrinaggio di anni prima alla tomba della beata Stilla e la fondazione presso la chiesa, del convento di Marienburg, occupato dal 1488 dalle Suore Agostiniane, poi secolarizzato nel 1805; dal 1920 è occupato dalle Suore Misericordiose della Madonna Addolorata. Le reliquie della beata Stilla, ebbero varie ricognizioni e furono poi sparse nella parrocchia di Abenberg, nel duomo di Eichstätt e nella chiesa di S. Stilla. Il suo culto come documentato sin dal 1488 si estese a Monaco, Augusta, Würzburg, Norimberga; ancora oggi è molto vivo nella regione di Abenberg di cui è patrona. Nel 1893 si aprì un processo informativo sul culto, che fu approvato il 12 gennaio 1927 da papa Pio XI. Nei vari monumenti, dipinti, pietre tombali, ecc. è rappresentata a volte come vergine con abiti principeschi, a volte come monaca, a volte sorregge un modellino di una chiesa o tenendo un giglio fra le dita. La sua festa religiosa è al 19 luglio e in alcuni luoghi della Germania invece è al 21 luglio.
Autore: Antonio Borrelli
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