La Gallia christ. fa di Restituto il primo vescovo di Saint-Paul-Trois-Chateaux, mentre l'ed. precedente dell'opera lo colloca al quinto posto, dopo s. Paolo, e ciò dimostra l'incertezza di questo elenco episcopale, che presenta, inoltre, gravi lacune. A tre km. a Sud-Est di Saint-Paul Trois-Chateaux (attuale dip. della Drome) si trova il villaggio di St-Restitut, la cui chiesa del sec. XII, presenta una torre, con fondamenta verosimilmente del sec. IX, una cripta nella quale è conservata una tomba, che si afferma essere quella di Restituto, e un altare. Da tutte queste testimonianze risulta evidente la antichità del culto del santo. Nel 1516, il vescovo Guglielmo Adhémar effettuò una ricognizione delle reliquie, che scomparvero nel 1561, bruciate dagli Ugonotti. I martirologi antichi non hanno iscritto il nome di Restituto, mentre alcuni piú recenti, come quello di Aix, lo menzionano al 7 novembre. Oltre che nella sua diocesi e in quella di Aix, egli era onorato anticamente in quelle di Valenza, di Viviers e di Apt (oggi scomparsa). A partire dal sec. XV, una leggenda, priva di valore, contenuta in due mss. di questo secolo, identifica Restituto col cieco nato del Vangelo, al quale Cristo concesse l'uso della vista, e che dopo l'Ascensione, avrebbe raggiunto il Sud della Gallia con Trofimo, Eutropio, Massimo, Marta e Maddalena, per diventare così primo vescovo di Saint-Paul Trois Chateaux. A parte le testimonianze del suo culto, non si sa niente di certo su di lui, né si ha la prova che egli fosse vescovo; alcuni pensano addirittura che si tratti di un santo d'un'altra regione accolto nella devozione locale.
Autore: Paul Viard
Fonte:
|
|
|
|