Montpezat-sous-Bauzon, Francia, 19 dicembre 1768 – Bourg-Saint-Andéol, Francia, 3 febbraio 1838
Marie Rivier nacque a Montpezat-sous-Bauzon, nella diocesi di Viviers, il 19 dicembre 1768. A sedici mesi, per via di una caduta, si fratturò l’anca: come conseguenza, non ebbe uno sviluppo fisico armonico. Per quattro anni la madre la portò continuamente alla cappella dei Penitenti, di fronte all’immagine della Vergine della Pietà. In quel periodo, la bambina ebbe l’intuizione che, se fosse guarita, avrebbe dedicato il resto della vita a insegnare ai più piccoli. Guarì completamente il 15 agosto 1777. A dodici anni divenne allieva delle suore di Notre-Dame a Pradelles: chiese di essere ammessa nel loro convento, ma venne respinta per via della fragile salute. Diciottenne, aprì nel suo paese una piccola scuola e cominciò a seguire le giovani in cerca di un lavoro, gli anziani e i malati. A causa della rivoluzione francese, che ebbe i suoi strascichi anche a Montpezat, Marie lasciò il suo paese per rifugiarsi nel villaggio di Thueyts, accolta dal padre sulpiziano Louis Pontanier. Alla sua presenza, insieme a quattro compagne, il 21 novembre 1797, emise il proposito di offrirsi alla Madonna, nel giorno in cui la Chiesa festeggia la sua Presentazione al Tempio: per questa ragione, la congregazione nascente fu chiamata Suore della Presentazione di Maria. L’anno successivo, Marie emise la professione religiosa, aggiungendo il nome di Anne a quello che già portava dal Battesimo (ma è più nota col nome al secolo). Negli anni seguenti accompagnò il cammino della sua congregazione visitando le case che si moltiplicavano e alimentando la fede del popolo attraverso molte opere caritative. Morì il 3 febbraio 1838 a Bourg-Saint-Andéol, dove dal 1815 aveva trasferito la casa centrale della congregazione e dove sono venerati i suoi resti mortali. Fu beatificata dal Papa san Giovanni Paolo II il 23 maggio 1982 e canonizzata da papa Francesco il 15 maggio 2022. La sua memoria liturgica ricorre il 3 febbraio, giorno anniversario della sua nascita al Cielo.
Martirologio Romano: A Bourg-Saint-Andéol nel territorio di Viviers in Francia, beata Marianna Rivier, vergine, che, al tempo della rivoluzione francese, quando tutti gli Ordini religiosi e le Congregazioni venivano chiusi, fondò la Congregazione delle Suore della Presentazione di Maria per istruire il popolo cristiano nella fede.
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Un’infanzia segnata dalla malattia
Marie Rivier nacque a Montpezat-sous-Bauzon, nella diocesi di Viviers in Francia, il 19 dicembre 1768. La sua grande vivacità fu la causa di un brutto incidente: aveva circa sedici mesi quando nell’aprile 1770, cadde dal letto, infortunandosi gravemente all’anca. La conseguenza fu che non poteva stare in piedi e quindi si trascinava sulla schiena, aiutandosi con le mani.
La patologia era progressiva: testa e braccia restavano gracili, le articolazioni delle caviglie, ginocchia e polsi s’ingrossavano e le membra erano tutte rattrappite. Lo sviluppo dell’intero corpo era fortemente compromesso; a stento poteva stare in posizione eretta con l’aiuto delle stampelle.
In preghiera fiduciosa davanti alla Vergine della Pietà
A Montpezat sorgeva la cappella dei Penitenti, nella quale era venerata dagli abitanti la Vergine della Pietà. La madre di Marie, fiduciosa, portava ogni giorno la bambina alla cappella per impetrare la grazia della guarigione alla Madonna. Questo pellegrinaggio durò quattro anni: anche la piccola cominciò a pregare la Vergine, seduta su un tappetino, steso fra l’altare e la Pietà.
Durante questo periodo, Marinette, come la chiamavano tutti, ebbe come un’intuizione: se Dio l’avesse guarita, avrebbe dedicato il resto della sua vita a fare scuola ai bambini.
La guarigione e l’adempimento della promessa
L’8 settembre 1774, con l’aiuto delle stampelle, riuscì a camminare. Prese a portare le tacchine al pascolo e a recarsi come ogni giorno all’altare della Vergine, ma una nuova caduta la immobilizzò completamente. La fiducia nella Grazia non le venne meno: tre anni dopo, il 15 agosto 1777, guarì completamente.
Il suo primo impulso fu quello di ritirarsi in un luogo solitario per una vita di preghiera, ma poi si ricordò la promessa fatta alla Vergine della Pietà: «Ti porterò molti fanciulli». Allora Marinette si dedicò all’apostolato fra le giovani coetanee, che la chiamavano “la piccola mamma”, e alla visita ai poveri.
Una vocazione respinta
Dopo la Prima Comunione, crebbe in lei il desiderio di appartenere solo a Dio. Aveva dodici anni, ma ne dimostrava sette, quando la madre la collocò insieme ad una sorella più grande, presso le suore di Notre-Dame a Pradelles in Alta Loira; qui compì gli studi, con il desiderio sempre più forte di consacrarsi a Dio.
Chiese di essere ammessa nel monastero delle stesse suore, ma il Consiglio della Comunità religiosa, escluse che Marinette, per la sua gracilità, potesse essere adatta alla vita religiosa.
L’apostolato nel suo paese
Rifiutata dalle suore, la ragazza non si arrese: nel 1786, a diciotto anni, chiese e ottenne, non senza difficoltà, il permesso di aprire una scuola, che fu subito frequentata da molti fanciulli, affidati dai genitori che nutrivano tanta fiducia nella giovane maestra.
Divenne Terziaria Domenicana e Francescana, aprì un locale per le giovani disoccupate della parrocchia per formarle a un lavoro, visitò gli ammalati e si occupò dei bisognosi. Ma il grande sconvolgimento della rivoluzione francese, che scoppiò in quel periodo, bloccò tutto.
La fuga a Thueyts e la nascita delle Suore della Presentazione di Maria
Con il decreto del 7-10 novembre 1793 la Convenzione Nazionale vietò le pratiche religiose in pubblico. Le ripercussioni si avvertirono anche a Montpezat, per cui Marie, nel 1794, dovette lasciare il paese e rifugiarsi nel vicino villaggio di Thueyts, accolta da padre Louis Pontanier, sulpiziano, che divenne il suo primo sostenitore.
Qui, nel 1796, radunò alcune giovani: il 21 novembre dello stesso anno, con quattro compagne, con il permesso del Vicario Generale, promise, durante una Messa celebrata dallo stesso padre Pontanier, di offrire se stessa e la sua opera alla Regina del Cielo. Così, nella soffitta dell’edificio scolastico, sorgeva il primo nucleo della futura congregazione delle Suore della Presentazione di Maria.
L’anno successivo, il 21 novembre 1797, con le prime undici compagne, Marie, che aveva aggiunto a quello di Battesimo il nome di Anne, emise la professione religiosa, con una Regola provvisoria, che fu poi approvata il 7 agosto 1801 dal vescovo di Vienne. Quindici giorni dopo ci fu la firma del Concordato, che chiuse un periodo storico della Francia e contemporaneamente il periodo preparatorio della congregazione.
La congregazione prende il volo
Nel 1803 venne aperto il primo noviziato, mentre dal 1802 al 1810 si aprirono ben quarantasei case. In tutte, madre Anne-Marie portò la sua esortazione a una vita di preghiera e di impegno educativo e pastorale.
Convocava i fedeli in chiesa per l’assemblea della domenica, invitava a recitare il Rosario e impartiva l’istruzione agli uomini e donne. Otteneva numerosissime confessioni, conversioni clamorose e tante vocazioni.
Nel 1815, la necessità di maggiore spazio fece lasciare la casa di Thueyst: la sede centrale della congregazione si trasferì a Bourg-Saint-Andéol, nella regione del Rodano, in un antico convento, continuando ad espandersi in tutta la Francia. Nel 1820 era presente in otto diocesi e contava ottantotto case. Nel 1822 la Regola, frutto di venti anni di esperienza, fu approvata definitivamente.
La morte e la fama di santità
L’intensa attività di madre Anne-Marie, che la faceva girare per tutte le case e accorrere da tanti parroci che richiedevano la sua opera e la presenza delle sue figlie, la consumò. ed Il decadimento fisico si avvertì alla fine del 1837 e l’inizio del 1838: dopo breve malattia, morì il 3 febbraio 1838, a settant’anni, nella casa centrale di Bourg-Saint-Andéol.
Fu unanime l’impressione che con lei moriva una donna eccezionale, anzi santa. Lasciava trecento suore sparse in una quindicina di diocesi, con centoquarantuno case.
La causa di beatificazione fino al decreto sulle virtù eroiche
Nel 1842 fu aperto il processo informativo diocesano della sua causa di beatificazione, a Viviers. Il 17 giugno 1850 i suoi resti mortali vennero riesumati, posti in una cassa di piombo e collocati in una nicchia all’esterno della cappella della casa centrale.
Nel 1853 gli atti del processo vennero trasmessi alla Sacra Congregazione dei Riti, l’organismo competente all’epoca per le cause di beatificazione e canonizzazione. Il 12 maggio 1853, sempre secondo la legislazione del tempo, con l’introduzione della causa, che segnava l’inizio del processo apostolico (ossia la fase romana), il Beato papa Pio IX dichiarò madre Anne-Marie Venerabile, ma l’aveva precedentemente definita “donna apostolo”. Il 17 settembre 1853 venne emesso il decreto sull’assenza di culto.
Il 22 dicembre 1870, con la convalida del processo informativo e di quello apostolico, lo stesso Pontefice diede mandato alla Sacra Congregazione dei Riti d’iniziare lo studio di vita e virtù. Il 15 giugno 1890, vent’anni più tardi, papa Leone XIII autorizzò la promulgazione del decreto sulle virtù eroiche.
Una lunga pausa e la seconda riesumazione dei resti
In assenza di un presunto miracolo da prendere in esame, la causa entrò in una fase di stallo. A complicare la questione contribuirono la situazione politica francese, che tra l’altro metteva a rischio di soppressione le congregazioni religiose incaricate dell’insegnamento, e le due guerre mondiali.
Tuttavia, nel 1903 l’allora superiora generale, madre Sainte Séraphine, consultato il consiglio generalizio, domandò alla Sacra Congregazione dei Riti, per mezzo del postulatore, il permesso di mettere in salvo i resti della fondatrice. L’8 giugno 1903 arrivò il benestare al vescovo di Viviers, insieme all’elenco delle procedure da rispettare.
L’anno seguente si procedette all’apertura della tomba. Le ossa vennero suddivise in scatolette, quindi collocate in cofanetti sigillati e affidate ad alcune famiglie di fiducia delle suore, sia in Francia che all’estero. Il 4 giugno 1934, sempre d’accordo con la Sacra Congregazione dei Riti, i cofanetti vennero rinchiusi in un’unica cassa di piombo, deposta all’interno della cappella.
Il miracolo per la beatificazione
Nel 1938, invece, si verificò il miracolo poi preso in esame per la beatificazione. Paulette Dubois, nata il 3 agosto 1930 a Bourg Saint-Andéol, era malata di acrodinia infantile dal dicembre 1937. I disturbi nervosi e psichici caratterizzanti la malattia erano peggiorati col passare del tempo.
I genitori, a quel punto, chiesero alle famiglie e alle suore della casa centrale di pregare madre Anne-Marie. Loro stessi, le rispettive famiglie, le suore e i loro alunni cominciarono una novena di preghiera, anche in preparazione al centenario della morte della fondatrice.
La sera dell’ultimo giorno della novena, il 3 febbraio 1938, scomparve ogni segnale della malattia, senza nessun periodo di convalescenza. Nelle successive visite mediche, la bambina risultò in un eccellente stato generale di salute. Paulette morì nel 2020, novantenne.
Il riconoscimento del miracolo e la beatificazione
Nel dicembre 1975, la Consulta Medica della Congregazione delle Cause dei Santi riconobbe come miracolosa la presunta guarigione. Tuttavia, la documentazione non venne trasmessa ulteriormente, finché non intervenne il cardinal Pietro Palazzini, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Il 27 novembre 1981, quindi, il Papa san Giovanni Paolo II autorizzò la promulgazione del relativo decreto.
Madre Anne-Marie venne beatificata domenica 23 maggio 1982, in piazza San Pietro a Roma, dal medesimo Pontefice. La sua memoria liturgica venne fissata al 3 febbraio, giorno della sua nascita al Cielo. Due giorni prima, i suoi resti erano stati posti in un reliquiario, collocato sotto l’altare della cappella principale della casa centrale.
Il miracolo per la canonizzazione
Per la canonizzazione fu preso invece in esame un fatto avvenuto a una donna filippina, che nel 2006 aveva subito un aborto spontaneo e aveva poi dato alla luce, rispettivamente nel 2007 e nel 2009, due bambine sane.
Nel gennaio 2015 scoprì di essere di nuovo incinta, ma da un’ecografia eseguita nel mese seguente, il 21 febbraio, fu evidenziato un edema generalizzato. Il ginecologo che seguiva la paziente diagnosticò un idrope fetale: o avrebbe avuto un altro aborto, o sarebbe morta immediatamente dopo la nascita del bambino.
La preside della scuola dove insegnava la donna, la Presentation of Mary School di Clarin, era membro degli Associati di Marie Rivier, ossia i laici che partecipano del carisma della congregazione rimanendo nel proprio stato di vita. Fu sua l’iniziativa d’invocare la Beata affinché intercedesse per il nascituro e per la gestante.
Alla sua preghiera si unirono quindi la donna e il marito, i suoi colleghi e le suore della scuola. In più i coniugi, nella loro casa, avevano allestito un altarino con l’immagine di madre Anne-Marie. L’invocazione continua, univoca, corale e personale dei fedeli coinvolti iniziò pochi giorni dopo la prima ecografia.
Quattordici giorni dopo la prima ecografia, nel marzo 2015, la donna si sottopose a una seconda ecografia: non erano più presenti tracce dell’edema fetale generalizzato. Neanche i successivi controlli evidenziarono anomalie, né, durante la gravidanza, venne eseguito alcun trattamento terapeutico specifico. La bambina, Angel Marie Vier Albaracin Degamo, venne alla luce il 6 settembre 2015, completamente sana.
Il riconoscimento del secondo miracolo e la canonizzazione
Il 1° agosto 2017 il dottor Waldery Hilgeman fu accettato come nuovo postulatore della causa di canonizzazione della Beata Anne-Marie Rivier. Sotto la sua direzione e in collaborazione con le suore della Provincia delle Filippine, venne istituito il Tribunale incaricato di esaminare il presunto miracolo presso la diocesi di Tagbilaran, dove il fatto era avvenuto.
I lavori durarono dal 19 novembre al 1° dicembre 2018. Gli atti del processo sul miracolo vennero consegnati alla Congregazione delle Cause dei Santi il 3 dicembre 2018 e aperti il 4 febbraio 2019.
Il 13 dicembre 2021, ricevendo in udienza il cardinal Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, papa Francesco autorizzò la promulgazione del decreto relativo, aprendo la via alla canonizzazione di madre Anne-Marie Rivier. Lo stesso Pontefice ha presieduto la Messa col Rito della Canonizzazione per lei e per altri nove Beati il 15 maggio 2022, in piazza San Pietro a Roma.
Le Suore della Presentazione di Maria oggi
Le Suore della Presentazione di Maria hanno ottenuto il pontificio decreto di lode il 6 maggio 1836. Nel 1853 iniziarono invece la loro espansione al di fuori del territorio francese.
Oggi sono presenti in sedici nazioni su quattro continenti e si occupano principalmente dell’istruzione e dell’educazione cristiana della gioventù. La loro casa generalizia è a Castelgandolfo, in viale Pio XI, mentre la casa madre è a Bourg St-Andéol.
Della loro famiglia spirituale fanno parte i già citati Associati di Marie Rivier, i laici consacrati e gli Amici di Marie Rivier.
Autore: Antonio Borrelli ed Emilia Flocchini
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