Michele Pellegrino nasce a Roata Chiusani, frazione del Comune di Centallo, in Provincia di Cuneo e in Diocesi di Fossano. È il 25 aprile 1903. La sua famiglia è di modeste condizioni, ma ricca di fede. Il padre si chiama Giuseppe, la madre Angela Ristorti. È battezzato dal parroco don Bartolomeo Fiandrino il 26 aprile 1903 nella chiesa parrocchiale, San Bernardo, di Roata Chiusani. Quattro mesi dopo la nascita di Michele, il 29 agosto 1903, la mamma Angela Ristorti muore improvvisamente di tifo. Michele viene accudito da una zia materna, la famosa "zia Laurina", e l'anno dopo dalla seconda moglie del papà, Anna Bernardi. Il 4 maggio 1911 Michele, a otto anni, riceve la Cresima dal Vescovo Mons. Giosuè Signori. A 10 anni, nell'ottobre 1913, Michele entra nel Seminario Minore di Fossano, perché sente il desiderio di diventare sacerdote. Il Rettore è il canonico Lorenzo Marchesa Rossi e il primo Assistente don Luigi Ballatore, che divenne poi Prevosto della Cattedrale di Fossano. Il 26 marzo 1923 il chierico Michele deve andare militare, con destinazione il distretto militare di Mantova. Saranno 13 mesi molto importanti, come da lui viene scritto in un quaderno, che è stato pubblicato, dopo la sua morte, nel 1996 dall'Editrice Esperienze di Fossano con il titolo "Diario di quei tredici mesi (marzo 1923 - aprile 1924)", introdotto e annotato da Vittorio Morero. Il chierico Michele Pellegrino viene ordinato sacerdote il 19 settembre 1925 a Centallo da Sua Eccellenza mons. Quirico Travaini. Un mese dopo ottiene il consenso dal Vescovo di andare a Milano a studiare all'Università Cattolica del Sacro Cuore, iscrivendosi alla Facoltà di Lettere e Filosofia. L'argomento della tesi di laurea riguarda "La poesia di San Gregorio Nazianzeno", un Padre della Cappadocia. Don Michele si laurea in Lettere il 12 luglio 1929 con la votazione di 110 e lode/110. Nel 1931 si laurea in Teologia presso la Facoltà Teologica di Torino e nel 1933, a trent'anni, ancora a Milano all'Università Cattolica si laurea in Filosofia (voto 110/110). Intanto, nel 1930, viene nominato Direttore Spirituale nel Seminario Vescovile di Fossano. Successivamente diventa canonico teologo del Capitolo della Cattedrale di Possano, poi canonico onorario del medesimo. Sempre nel 1930 viene nominato direttore del settimanale diocesano di Fossano "La Fedeltà". Nell'aprile 1931 diventa Segretario dell'Ufficio catechistico diocesano e in seguito Responsabile del Segretariato Scuola dell'Azione Cattolica. Il 27 novembre 1933 è nominato Vicario Generale della Diocesi di Fossano. Mons. Michele Pellegrino diventa Lettore di lingua latina all'Università di Torino il 10 marzo 1938. Nel 1940 ottiene la libera docenza in Letteratura Cristiana Antica e l'assegnazione dell'incarico della stessa disciplina sempre nell'Università di Torino. A partire dall'anno accademico 1941-42 diventa titolare della Cattedra di Letteratura Cristiana Antica nella medesima Università. Nel 1951 la Facoltà di Lettere dell'Università di Torino gli affida l'incarico dell'insegnamento di Grammatica greca e latina. Verrà nominato socio onorario della Pontificia Accademia Romana di teologia, socio nazionale residente dell'Accademia delle scienze di Torino, Prelato domestico di Sua Santità, Consultore del "Consilium ad exequendam Constitutionem de Sacra Liturgia ", per le lezioni patristiche del Breviario, membro della Commissione della Conferenza Episcopale Italiana per le attività educative e culturali. Sarà condirettore della Rivista di Storia e Letteratura Religiosa e delle Collane "Verba seniorum " (Ed. Studium) e "Via Sapientiae " (Ed. Esperienze, Fossano) e collaboratore della Rivista "Studium " e della "bibliografia patristica " della "Revue des Études Augustiniennes " e di altre Riviste, pubblicherà numerosi studi di carattere scientifico. Mons. Michele Pellegrino viene nominato Arcivescovo di Torino il 18 settembre 1965 ed è consacrato Vescovo nella Cattedrale di Possano il 17 ottobre 1965. Fa l'ingresso a Torino il 21 novembre 1965. Partecipa all'ultima fase del Concilio Ecumenico Vaticano II con interventi particolarmente significativi. Da Papa Paolo VI è creato Cardinale prete del titolo del SS.mo Nome di Gesù nel Concistoro del 26 giugno 1967, insieme al fossanese Mons. Giuseppe Beltrami e al polacco Mons. Karol Wojtyla, il futuro Papa Giovanni Paolo II. La sua azione pastorale è incentrata sull'impegno di attuazione del Concilio e si distingue per una speciale attenzione ai problemi concreti dei fedeli, in particolare a quelli dei poveri e del mondo del lavoro. Il suo magistero episcopale coglie i "segni dei tempi" ed è ricordato soprattutto per la Lettera Pastorale "Camminare insieme" dell'8 dicembre 1971. Durante il suo episcopato a Torino compie la visita pastorale di tutte le parrocchie dell'arcidiocesi; ristruttura il suo territorio in zone vicariali e incrementa il ruolo dei laici nella vita della comunità ecclesiale. Da vita con convinzione agli organismi consultivi diocesani, mentre viene restaurato il diaconato permanente. Attento ai problemi del mondo della cultura, è artefice della rinascita della Facoltà Teologica in Torino, come sezione staccata di quella di Milano Cura la prima ostensione televisiva della S. Sindone (23 novembre 1973) e promuove studi sulla preziosa reliquia. Rinuncia al governo dell'arcidiocesi di Torino: la rinuncia viene accolta il 27 luglio 1977. Nella Chiesa del Cottolengo, il 24 settembre 1977, consegna il Pastorale al suo successore, mons. Anastasio Ballestrero. Dopo la rinuncia al governo pastorale dell'Arcidiocesi di Torino, il Cardinal Michele Pellegrino, per espresso desiderio del suo successore mons. Anastasio Ballestrero, rimane nel territorio dell'Arcidiocesi, con domicilio nella casa parrocchiale di Vallo Torinese. Il Cardinale dedica la sua attività allo studio e alla predicazione in Italia e all'estero fino all'8 gennaio 1982, quando è colpito da un "ictus", che lo rende testimone silenzioso di sofferenza offerta per il bene della Chiesa. Viene quindi ricoverato all'Ospedale Cottolengo di Torino nel Reparto San Pietro, dove rimane fino al giorno della morte, venerdì 10 ottobre 1986, alle ore 7 e 10 minuti, dopo aver ricevuto il sacramento dell'Unzione degli Infermi dal Cardinale Anastasio Ballestrero, che gli porta una speciale benedizione del Papa Giovanni Paolo II. Di sua volontà, espressa nel 1973, il Cardinale dona la cornea dei suoi occhi. I funerali sono celebrati nella Cattedrale di Torino lunedì 13 ottobre 1986 e subito dopo la sua salma viene portata a Roata Chiusani, nella "sua" chiesa: a celebrare il rito funebre è il Vescovo di Fossano, Mons. Severino Poletto, attuale Cardinale Arcivescovo di Torino. La salma di Padre Michele Pellegrino viene quindi tumulata martedì 14 ottobre 1986, per sua precisa disposizione testamentaria, nella tomba di famiglia nel cimitero del paese, in quel piccolo rettangolo di terra, dove riposano i genitori del Cardinale, i suoi familiari, i molti preti e i tanti amici e conoscenti di Roata; quel cimitero che ogni anno, nella ricorrenza dei Defunti, il Padre, con delicatissimo senso di umanità e di carità cristiana, andava a visitare, soffermandosi in prolungata preghiera sulla tomba dei suoi cari. Commozione, silenzio, preghiera sono state le componenti di quell'ultimo saluto a questo splendido figlio della nostra terra fossanese. Alla fine di febbraio 2003, fui cortesemente invitato da don Beppe Uberto, parroco di Roata Chiusani, la piccola frazione di Centallo, ad interessarmi della figura del Cardinale Michele Pellegrino, attraverso le memorie e le testimonianze di chi l'aveva incontrato, conosciuto, stimato e, in qualche modo, seguito negli anni di ragazzo, di studente, di Direttore Spirituale e di Vicario Generale della Diocesi di Possano, di Professore Universitario, di Arcivescovo di Torino, di Cardinale, degli anni trascorsi a Vallo e degli ultimi terribili dell'afasia passati al Cottolengo di Torino. Il centenario della nascita di Padre Pellegrino (25 aprile 1903) è stato ricordato a Roata Chiusani,il 25 aprile 2003. In tale occasione gli è stato dedicato un monumento davanti alla chiesa del suo battesimo, e la sua casa natale è stata ristrutturata e trasformata in piccolo museo, con l’intento di diventare centro di documentazione della sua produzione bibliografica e della sua attività pastorale. E’ ancora in corso la raccolta di documenti, articoli, libri riguardanti la figura del Cardinale. Sempre nel contesto delle celebrazioni centenarie è stato pubblicato un interessante libro, scritto dal centallese Alessandro Parola (cfr. A. PAROLA, MICHELE PELLEGRINO gli anni giovanili, Primalpe). Il centenario della nascita è stato celebrato anche nella città di Fossano, centro Diocesi, dove il Cardinale Michele Pellegrino era stato seminarista, sacerdote, Direttore spirituale del seminario, Canonico Teologo della Cattedrale, Direttore del settimanale diocesano "La Fedeltà" e Vicario Generale della Diocesi fossanese: in ottobre, a 17 anni dalla sua morte, è stato tra l’altro presentato un libro, scritto da don Piergiorgio Giorgis, che, contattando persone e ambienti per venire a conoscenza il più possibile di coloro che avevano avuto in qualche modo dei contatti con Mons. Michele Pellegrino, è riuscito ad incontrare molte persone ed a ricevere testimonianze su di lui attraverso scritti, fax, e-mail, ma anche registrazioni fatte direttamente alla persona e persino registrazioni tramite telefono. Il libro (Pier Giorgio Giorgis, Padre MICHELE PELLEGRINO testimonianze e ricordi, Edizione Diocesi di Possano - 29 settembre 2003) è suddiviso in sei parti: Celebrazioni - A Roata Chiusani e a Fossano - Professore Universitario - Arcivescovo di Torino e Cardinale - A Vallo e al Cottolengo - Più vivo che mai (messaggi lasciati sulla tomba del Padre). A quanti leggeranno questo libro un grazie ed un augurio: che il Cardinale Michele Pellegrino doni a tutti dal Cielo luce ed umiltà, coraggio e verità, sapienza e santità.
Autore: Pier Giorgio Giorgis
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