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Sant' Emmerano di Ratisbona Abate e martire

Festa: 22 settembre

† 690 circa

Forse originario di Poitiers, il vescovo Emmerano giunse a Ratisbona, in Baviera, nel 645. Fu ucciso mentre si recava a Roma. Gli fu intitolato un importante monastero benedettino. È patrono della diocesi di Ratisbona.

Martirologio Romano: A Ratisbona nella Baviera, in Germania, sant’Emmerammo, vescovo, ucciso per la sua fede in Cristo.


Emmerano, o Emmerammo (Haimhram), monaco, vescovo regionario, lasciò alla fine del secolo VII il regno dei Franchi per andare a Ratisbona dove fu ricevuto con benevolenza dal duca Teodo. Costui lo volle tenere come vescovo del suo territorio o quanto meno come abate del monastero. Non si saprebbe precisare per quanto tempo Emmerano esercitò il suo ministero pastorale alla corte del duca e neppure se fu fondatore di un monastero stabilito presso la chiesa di san Giorgio.
In partenza per Roma, Emmerano fu accusato ingiustamente di essere il rapitore di Uta, la figlia del duca. Per vendicare questo disonore, Lamberto, fratello della ragazza, si diede all’inseguimento di Emmerano con una truppa armata e lo raggiunse a Klein-helfendorf, presso Aibling (diocesi di Frisinga). Volendo proteggere il vero colpevole, secondo la tradizione popolare, Emmerano non si difese, e ricevette numerose ferite. I chierici che l’accompagnavano lo trasportarono a Ascheim dove la morte mise fine alle sue crudeli sofferenze.
Il corpo del santo fu riportato a Ratisbona e sepolto nella chiesa di san Giorgio. Sulla sua tomba sorse il celebre monastero che da lui prende il nome e il suo culto eclissò quello di Erardo, il vescovo più antico della città. Il vescovo Gaubaldo (739-61) procede all’elevazione solenne delle reliquie e costruisce una nuova chiesa in suo onore. Nello stesso modo il vescovo Eremberto di Frisinga (739-47) fece edificare una chiesa nel luogo del supplizio, Klein-helfendorf. Nel monastero di san Emmerano nel 1895 fu scoperta una sepoltura contenente uno scheletro che andò subito in polvere e alcuni credettero che si fosse in presenza dell’antica confessio; un’altra tomba era stata, infatti, eretta nella chiesa superiore verso il 1340.
La più antica testimonianza di culto si trova nel frammento di Waldendorff di un Sacramentario di Ratisbona del tempo di s. Bonifacio.
La festa di Emmerano era celebrata il 22 settembre, data in cui egli è menzionato nei martirologi più antichi. Un Ufficio monastico proprio fu composto da Arnoldo di Vohrburg. A Poiliers, dove Emmerano, secondo una leggenda posteriore, sarebbe stato vescovo, la sua venerazione non è antica: una terza lezione è al 24 settembre nel Breviario del 1765. D’altra parte la lista episcopale di questa città non contiene il suo nome. Nel secolo XVIII si crede che la chiesa di Saint-Eanne, presso St.-Maixent (Niort) avesse il nostro santo come patrono, ma si tratta senza dubbio di Annario, vescovo leggendario, festeggiato il 3 novembre.
 


Autore:
Rombaut Van Doren

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Aggiunto/modificato il 2018-01-23

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