Nata nel 1291 presso Schenkenzell nel Kinzigtal (Selva nera) da una famiglia di contadini, a due anni, colpita da una deformazione fisica, s'associò alle beghine di Oberwolfach. Dopo vent'anni di vita povera e mortificata, su ispirazione divina, Lutgarda eresse un convento per trentaquattro religiose secondo la regola di s. Francesco, per la cui fondazione ella stessa raccolse i fondi necessari questuando; ben presto la comunità ospitò settanta membri. Dopo l'incendio del monastero (1327) Lutgarda si mise all'opera per ricostruirlo chiedendo aiuti anche in Alsazia, in Svizzera e da Agnese d'Ungheria a Kónigsfelden. Ottenne ad Avignone (1332) la conferma della sua Comunità regolare del Terz'Ordine, trasformata poi (1376) in monastero di Clarisse e secolarizzata nel 1803. Lutgarda si distinse nella meditazione della vita e della passione del Signore e nella preghiera per la Chiesa in seguito ai contrasti dei papi d'Avignone con Ludovico il Bavaro e per la Chiesa si offerse quale vittima d'espiazione. Devotissima al S. Cuore e zelante per il sollievo delle anime purganti, Lutgarda raccomandò queste pratiche religiose alle sue suore. "Assidua nel pregare per la conversione dei peccatori, un giorno vide l'immagine del Crocifisso grondante sangue da tutte le ferite, e poi molta gente rifugiarsi nel Cuore di lui". Nell'estrema povertà del convento, Lutgarda con le sue suore godette di gioia soprannaturale. Morta nel 1348 fu sepolta nella chiesa, già conventuale, ora parrocchiale, di Wittichen. Ancora oggi numerosi pellegrini visitano la sua tomba specialmente il 16 ottobre, giorno della festa. Il culto non è confermato.
Autore: Angelo Walz
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