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Beato Umberto di Miribel Vescovo di Valence
Festa:
27 aprile
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† 27 aprile 1220
Non sappiamo nulla circa la sua origine e giovinezza. Era priore della Certosa di Silve-Bénite (presso Voiron, dipartimento dell'Isère) allorché, nel 1200, fu nominato vescovo di Valenza. Dovette subito sostenere una viva opposizione, poiché l'imperatore Federico I, con decreto del 24 novembre 1157, aveva fatto del vescovo di Valence il signore temporale della città, provocando in tal modo le ire dei signori laici che sollevarono gli abitanti contro il nuovo vescovo. Dopo lunga lotta Umberto finì per imporre la propria giurisdizione, ed ottenne dall'imperatore Federico II un decreto a conferma del precedente. Il suo episcopato tuttavia fu sempre turbato da conflitti politici. Morì il 27 aprile 1220. Gli antichi cataloghi dei vescovi di Valence gli danno il titolo di beato. Sembra che in passato abbia avuto culto, oggi però la sua festa non viene più celebrata.
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Le origini del Beato Umberto di Miribel e la sua giovinezza rimangono sconosciute. Lo conosciamo solo come Priore della Certosa di Silve-Bénite, immerso nella quiete contemplativa della vita certosina, prima che la chiamata episcopale lo catapultasse nel vortice della storia.
Nel 1200, la nomina di Umberto a Vescovo di Valence lo proiettò in un'arena di sfide e controversie. La città era un crogiolo di tensioni politiche, alimentate dalla concessione imperiale del 1157 che conferiva al Vescovo la signoria temporale. I signori laici, gelosi del loro potere, fomentarono la ribellione contro il nuovo presule, innescando una lunga e aspra lotta.
Umberto non si arrese di fronte alle avversità. Con tenacia e fermezza, guidò la sua diocesi attraverso le insidie del potere temporale. La sua fede incrollabile e la sua dedizione al bene del suo popolo lo spinsero a resistere alle pressioni e a difendere la sua giurisdizione.
Dopo una lunga e ardua battaglia, Umberto ottenne la conferma dei suoi diritti dall'Imperatore Federico II. La sua vittoria, però, non portò la pace definitiva. Il suo episcopato rimase segnato da continui conflitti politici, una tempesta che non si placò mai del tutto.
Il 27 aprile 1220, Beato Umberto di Miribel si spense, lasciando un'eredità di tenacia e dedizione al suo gregge. La sua fama di santità è testimoniata dagli antichi cataloghi dei vescovi di Valence che gli attribuiscono il titolo di Beato. Un culto che, seppur oggi non più ufficiale, conserva la memoria di un pastore esemplare che lottò per la giustizia e il benessere del suo popolo.
Autore: Franco Dieghi
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