Giorgio Oppezzi è nato a Vignone, in provincia di Torino, nel 1503. Ragazzo intelligente e vivace unì allo studio profonda fede e costante venerazione alla Madonna. Di famiglia benestante vide nei poveri dei fratelli da amare e servire. A 16 anni, dopo lunga riflessione, seguendo la chiamata di Dio, chiede di entrare nei frati minori di Torino. Nell’ordine di San Francesco d’Assisi scopre la bellezza della povertà e del vivere semplici in perfetta armonia letizia e fraternità con tutti. Non vuole che gli ricordino che è nato ricco e sceglie l’umiltà come stile di vita, occupando il tempo nello studio e nella preghiera e rendendosi prontamente disponibile per ogni genere di lavoro. Le virtù caratteristiche di Giorgio sono la purezza e l’ubbidienza. Teologo e diacono vede vicino il giorno della sua ordinazione sacerdotale: ma i disegni di Dio sono misteriosi e il destino per Giorgio Oppezzi era un altro. Era bravissimo negli studi ma era gracilino come fisico e Il clima freddo dell’alto Piemonte non era certo l’ideale per lui. Così i suoi superiori decisero di trasferirlo nel convento di Santa Maria degli Angeli a Sanremo. Insieme a due sacerdoti giunsero alla meta percorrendo la Valle Vermegnasca di Limone, il colle di Tenda e scendendo per la via del sale e Giorgio arrivò esausto nella Città dei Fiori. Pensarono che l’aria di mare gli avrebbe fatto bene e invece gli fu fatale. A 22 anni, qualche giorno prima di celebrare la prima Messa, nella chiesa degli Angeli morì: era il 17 Luglio 1525. Pur dispiaciuti per la sua morte prematura Giorgio Oppezzi fu sepolto in una fossa comune insieme agli altri confratelli. Ma dopo 2 anni, il 30 Aprile 1527, quando aprirono la tomba per seppellire un altro sacerdote, il suo corpo era ancora perfettamente intatto, ed emanava un gradevole e soave profumo. Capirono subito che Giorgio Oppezzi era entrato nella grazia particolare di Dio. La notizia di questo miracolo si diffuse subito e intorno alla tomba iniziò la venerazione. A chi si rivolgeva a lui con devozione rispondeva con veri e propri miracoli: i ciechi riavevano la vista, gli zoppi camminavano, i malati di vaiolo venivano risanati, i pazzi e gli indemoniati rinsavivano...e la lista dei miracolati è molto lunga. Oggi purtroppo e poco conosciuto e viene venerato soltanto da chi conosce la sua storia. Il corpo di questo beato si trova a vista nell’urna posta sopra l’Altare di destra rispetto all’ingresso principale della parrocchia di Santa Maria degli Angeli, a Sanremo.
Autore: Giuseppe Cugge
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