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San Giorgio di Suelli Vescovo
Festa:
23 aprile
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Cagliari, XI sec. – Suelli (CA), 23 aprile 1117
Nato a Cagliari nel secolo XI da umili servi della gleba, Lucifero e Vivenzia, Giorgio sin da bambino si distinse per la sua devozione e il suo fervore religioso. A soli 22 anni, la sua profonda spiritualità e il suo sapere lo portarono ad assumere la carica di vescovo di Suelli, diventando un pastore esemplare per la sua diocesi. Dedito alla preghiera, al digiuno e alla cura dei poveri, di cui possedeva addirittura una lista, Giorgio operò miracoli ispirati da una semplicità francescana, lasciando un segno indelebile nella storia della Chiesa sarda. La data della sua morte, avvenuta il 23 aprile 1117, è stata oggetto di dibattito tra gli studiosi, alcuni dei quali la collocano al 1050.
Martirologio Romano: A Suelli in Sardegna, commemorazione di san Giorgio, vescovo.
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Il fatto che sia morto il 23 aprile del 1117, ha creato a volte qualche confusione, visto l’identico giorno di celebrazione del grande martire della Palestina, s. Giorgio.
Secondo la sua antica biografia, unica fonte attendibile, Giorgio nacque nell’XI secolo a Cagliari, i suoi genitori Lucifero e Vivenzia erano servi della gleba di una certa Greca, ma virtuosi e timorati di Dio.
Già da bambino si dimostrò penitente e pieno di virtù; studiò latino e greco, che a quell’epoca era di grande importanza e considerazione e a soli 22 anni fu nominato vescovo di Suelli (Cagliari).
Fu per la diocesi un vero pastore, amante dei poveri che aiutava e dei quali possedeva una lista; dedito alla preghiera e ai digiuni.
Il Signore lo gratificò del dono dei miracoli a volte richiamanti la semplicità francescana; non è chiaro quanto tempo governò la diocesi, ma come già detto morì il 23 aprile 1117 e sepolto nella sua cattedrale.
Su questa data comunque esistono delle discordanze con la già citata biografia, infatti alcuni scrittori sardi dicono che s. Giorgio fu vescovo di Suelli prima del vescovo Giovanni morto nel 1117 e ponendo così la data della morte di s. Giorgio al 1050.
La sede vescovile di Suelli (Sardegna sud-orientale) compare nei documenti per la prima volta all’inizio del secolo XI; prima che la diocesi fosse incorporata a quella di Cagliari all’inizio del XV secolo, il culto per s. Giorgio era già diffuso almeno dall’inizio del secolo XIII.
Lo confermano l’Ufficio in suo onore, le chiese a lui dedicate a Suelli, Lotzorai, Urzulei, Perfugas, Ossi, Anela, Bitti e le cappelle a Tortolì e Girasole.
A Cagliari nel 1601 il vescovo Lasso Sedeno, trasformò in chiesa una casa nel quartiere di Stampace, ritenuta la casa natale del santo vescovo, stabilendo anche la festa annuale al 23 aprile; ma un canonico fece delle opposizioni, ritenendo non vera l’esistenza di s. Giorgio vescovo, affermando invece di trattarsi dello stesso s. Giorgio martire.
Per chiarire la situazione, il successore del vescovo, mons. Desquivel fece effettuare delle ricerche storiche, i cui risultati furono inviati a Roma alla Sacra Congregazione dei Riti; nel 1609 papa Paolo V confermò definitivamente il culto di s. Giorgio vescovo di Suelli.
La sua mitria è conservata nella cattedrale di Cagliari ed è invocato contro le carestie.
Autore: Antonio Borrelli
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