Nella grande disumana strage che insanguinò la Spagna durante la Guerra Civile (1936-1939), il numero delle vittime superò il milione, colpendo persone di ogni classe, età e fede.
Gli storici ormai hanno riconosciuto che all’interno di quel terribile massacro, nei territori allora chiamati “zona rossa”, in mano agli anarchici ed ai socialcomunisti, si perpetrò una vera e propria persecuzione contro i cristiani cattolici.
I fedeli laici, solo perché cristiani, furono ammazzati a decine di migliaia e con loro furono massacrati 4148 sacerdoti diocesani, 12 vescovi, 213 suore, 2365 religiosi (sacerdoti e fratelli), per un totale finora riconosciuto di 6808 martiri, a cui si aggiunse la distruzione di molte chiese.
La Chiesa sta beatificando a gruppi più o meno numerosi tutti quelli, sacerdoti, religiosi, suore e laici, di cui si è potuto raccogliere le notizie necessarie per l’espletamento delle cause di beatificazione.
Fra i 2365 religiosi, appartenenti a tutte le Famiglie religiose di antica e nuova istituzione, oltre a quelli già proclamati beati, ve ne sono molti altri, la cui causa è ancora in corso oppure appena iniziata, presso la Congregazione delle Cause dei Santi; a questi ultimi appartengono i Servi di Dio dell’Ordine della Mercede, di cui 19 sono della provincia d’Aragona e 18 della provincia di Castiglia.
In questa scheda si fa cenno dei martiri d’Aragona, il cui iter è in avanzata fase conclusiva, a capogruppo è stato posto il Servo di Dio padre Mariano Alcalá Pérez, per le posizioni e responsabilità rivestite nell’Ordine.
Figlio di Tommaso Alcalá e di Vincenza Pérez, nacque in Andorra (diocesi di Saragozza) in Spagna, l’11 maggio 1867; fu uno dei primi giovani ad entrare nell’antico Ordine della Mercede nella provincia d’Aragona, e nel convento dell’Olivar, da dove allora si iniziava la restaurazione dell’Ordine, dopo lo sconvolgimento delle leggi antireligiose dell’Ottocento, che avevano quasi annullato il secolare Ordine di cui erano rimasti solo una trentina di religiosi.
Mariano Alcalá vestì l’abito dei Mercedari il 24 settembre 1881 emettendo la professione solenne il 3 giugno 1886; studiò all’Università Gregoriana di Roma, venendo ordinato sacerdote il 21 dicembre 1889 nella Basilica di S. Giovanni in Laterano.
Ritornato in Spagna, trascorse vari anni nei conventi della sua provincia, diventando Padre Provinciale nel 1903 fino al 3 agosto 1911, quando la Santa Sede lo nominò Padre Generale dell’Ordine di S. Maria della Mercede, carica ricoperta fino al 14 marzo 1914.
Per oltre 20 anni operò nell’apostolato fra i fedeli della provincia d’Aragona; l’8 marzo 1936 andò nel suo paese natio Andorra, per rimettersi in salute perché ammalato e nel contempo per sfuggire alla persecuzione dei miliziani rossi, ma fu tutto inutile, perché scoppiata la Guerra Civile nel mese di luglio, fu scoperto, arrestato e fucilato il 15 settembre 1936.
Segue l’elenco completo dei 19 martiri mercedari della provincia d’Aragona, con la data di nascita e quella del martirio:
Mariano Alcalá Pérez p. generale 11-5-1867 - 15-9-1936
Gesù Edoardo Massanet Flaques sacerdote 16-1-1899 - 25-7-1936
Tommaso Carbonel Miguel provinciale 20-11-1888 - 7-8-1936
Mariano Pina Turón sacerdote 13-4-1867 - 8-8-1936
Francesco Gargallo Gascón sacerdote 24-2-1872 - 7-8-1936
Giuseppe René Prenafeta sacerdote 15-6-1903 - 16-8-1936
Emanuele Aguíllar sacerdote 16-1-1874 - 7-8-1936
Tommaso Campo Marín sacerdote 23-1-1879 - 20-8-1936
Francesco Llagostera Boner sacerdote 30-8-1883 - 20-8-1936
Serapio Sanz Iranzo fratello laico 1-10-1879 - 20-8-1936
Enrico Morante Chic sacerdote 23-9-1896 - 25-7-1936
Amancio Marín Mínguez sacerdote 26-3-1908 - 25-7-1936
Lorenzo Moreno Nicolás sacerdote 24-5-1899 - 3-11-1936
Pietro Esteban Hernandez fratello laico 27-6-1869 - 3-9-1936
Antonio Lahoz Gan fratello laico 22-10-1858 - 3-9-1936
Giuseppe Trallero Lou fratello laico 3-12-1903 - 5-8-1936
Giacomo Codina Casellas fratello laico 3-5-1901 - 5-8-1936
Antonio González Penín fratello laico 1-3-1864 - 10-8-1936
Francesco Mitjá fratello laico 26-6-1864 - ? -1936
Il processo informativo per questo gruppo di 19 martiri mercedari, fu aperto il 26 novembre 1959; la nomina del relatore si è avuta nel 1995.
Autore: Antonio Borrelli
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