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Santi Casto e Secondino Vescovi e martiri
Festa:
1 luglio
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III sec.
Su di essi non vi sono notizie storiche attendibili, nonostante l’esistenza dei loro “Atti” che paiono assolutamente leggendari e li identificano come vescovi. Ciò non vuol assolutamente dire però che i due personaggi non siano mai esistiti, ma lascia invece lo spazio per poter supporre che la loro vicenda terrena non si sia neppure svolta nell’antica Sinuessa. La devozione nei loro confronti avrebbe potuto piuttosto essere stata importata probabilmente dall’Africa, per attecchire sul terreno fertile della fede della popolazione locale. In seguito il loro culto venne trasferito dunque nell’odierna Mondragone ed il fatto che questo paese fu sede di un importante castello dei Re di Napoli fece sì che la popolarità e la venerazione nei loro confronti potesse estendersi anche fuori delle mura di Mondragone nei comuni vicini. Ancora oggi infatti sopravvive a Sessa Aurunca, Gaeta, Calvi, Capua, Sora, Trivento e Benevento.
Patronato: Mondragone (Caserta)
Emblema: Mitra, Pastorale, Palma
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Gli "Atti" che raccontano la vita dei Santi Casto e Secondino, pur non essendo considerati completamente veritieri, offrono comunque un affascinante spunto narrativo. In essi, i due protagonisti vengono identificati come vescovi, cariche che conferiscono loro un ruolo di particolare rilevanza all'interno della comunità cristiana.
Tuttavia, l'incertezza sulla veridicità di queste fonti e l'assenza di prove tangibili lasciano aperta la possibilità che la loro vicenda terrena non si sia svolta nell'antica Sinuessa, luogo a cui la tradizione li lega.
Una teoria suggestiva ipotizza che la devozione ai Santi Casto e Secondino sia stata importata dall'Africa, trovando terreno fertile nella fede della popolazione locale. Questa ipotesi è supportata da alcune analogie con culti martiriali presenti in Africa settentrionale.
Indipendentemente dalle sue origini, il culto dei Santi Casto e Secondino si diffuse ampiamente, superando i confini di Sinuessa. La loro venerazione raggiunse Sessa Aurunca, Gaeta, Calvi, Capua, Sora, Trivento e Benevento, segno tangibile della profonda impressione lasciata dalla loro figura.
Un ruolo di particolare importanza è ricoperto da Mondragone, dove i Santi Casto e Secondino sono venerati come patroni. L'antica presenza di un importante castello normanno nella città contribuì ad accrescere la popolarità e la devozione nei loro confronti, facendo sì che il loro culto si radicasse profondamente nel cuore della popolazione e si irradiasse anche nei comuni limitrofi.
Autore: Franco Dieghi
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