VIII sec. - inizio IX sec.
Descritta come badessa di un monastero non meglio specificato e patrona dell'Artois, la figura di Isberga, presente nei calendari della diocesi francese di Arras, sarebbe vissuta nell'VIII secolo, morendo agli inizi del successivo. Gli storici, tuttavia, sostengono che l'unica sorella di Carlo Magno fosse Gisella, badessa di un monastero presso Soissons. L'identificazione tra le due figure non è da escludere, data la comune origine germanica dei nomi.
Patronato: Artois
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Nella data odierna, dedicata in Oriente alla festa del santo imperatore Costantino I il Grande e di sua madre Elena, si ricorda invece in Occidente la figura di Santa Isberga, sorella quasi leggendaria del primo Sacro Romano Imperatore Carlo Magno. Se da un lato è pur vero che la Chiesa latina non ha mai concesso a nessuno dei suoi figli il titolo di “Uguale agli Apostoli” che i bizantini tributano a Costantino e non solo, resta comunque il fatto che il cardinale Lambertini, futuro Benedetto XIV, indicò il caso di Carlo Magno quale classico esempio di equivalenza fra venerazione tradizionale e regolare beatificazione (De servorum Dei beatificatione, I, cap. 9, n. 4). La pietà popolare ha inoltre voluto cingere il Padre dell’Europa anche di una corona di santità tutta al femminile, annoverante sua beata madre Berta, la sua beata sposa Ildegarda e la predetta santa sorella Isberga.
Quest’ultima, che figura nei calendari della diocesi francese di Arras, sarebbe vissuta nell’VIII secolo, per poi morire agli inizi del secolo successivo. La tradizione la vuole badessa di un non meglio specificato monastero, nonché patrona della regione dell’Artois, attorno ad Arras.
Gli storici sostengono invece che l’unica sorella dell’imperatore Carlo Magno si sia chiamata Gisella e sia effettivamente stata badessa di un monastero presso Soissons. Non è dunque da escludere una identificazione tra le due persone, i cui nomi sono entrambi di origine germanica.
Il culto di Isberga è indiscussamente antico e supportato da sufficiente documentazione, anche se la sua figura non ha mai goduto una popolarità paragonabile a quella di altri personaggi di stirpe reale europei.
Autore: Fabio Arduino
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