Acqui Terme, Piemonte, IV sec.
Sebbene la sua storicità non sia del tutto certa, la tradizione lo vuole primo vescovo di Acqui Terme, consacrato da Papa Silvestro I nella prima metà del IV secolo. Le uniche informazioni certe su San Maggiorino provengono da una pergamena dell'XI secolo e da alcune menzioni nel "Solatia chronologica Sanctae Ecclesiae Aquensis" di Mons. Pedroca. Secondo queste fonti, Maggiorino resse la diocesi per 34 anni e 8 mesi, morendo il 27 giugno e venendo sepolto nella cattedrale di San Pietro.
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Tutte le più antiche diocesi del Piemonte venerano come santi i loro rispettivi primi vescovi. I più celebri sono sicuramente Sant’Eusebio di Vercelli e San Massimo di Torino, nonché San Gaudenzio di Novara. E’ invece purtroppo completamente scomparso il culto di Sant’Eulogio di Ivrea e di San’Eustasio di Aosta. Accantonato per secoli, ma oggi rinvigorito è invece il proto-vescovo dell’antica Chiesa acquese San Maggiorino o Maiorano, o Malerino. Questi visse nel IV secolo e l’antica tradizione che lo vuole primo vescovo della città di Acqui Terme era attestata da una pergamena risalente all’XI secolo, prezioso cimelio del Capitolo della Cattedrale oggi scomparso. Fortunatamente il vescovo Pedroca ne inserì una copia nel suo capolavoro “Solatia chronologica Sanctae Ecclesiae Aquensis”, le cui prime righe nella traduzione italiana suonano così: “Qui si indicano i nomi di alcuni vescovi della Chiesa di Acqui che è situata in quella parte d’Italia detta delle Alpi Cozie: Maggiorino che resse la sede vescovile per 34 anni e 8 mesi; morì il 27 giugno; sepolto a S. Pietro...”. In queste due scarne righe sono così stati espressi gli unici presunti dati storici sul santo vescovo. Ma un’antichissima tradizione vuole Maggiorino uno dei 65 vescovi ordinati dal papa San Silvestro I nella prima metà del IV secolo e da lui inviati, in seguito al celebre Editto di Costantino a reggere nuove Chiese nella cristianità, che finalmente entro i confini dell’Impero Romano poté essere esente da persecuzioni.
Confrontando questi dati che indicano i quasi 35 anni dell’episcopato di San Maggiorino con le affermazioni dello storico Coiro, secondo il quale il terzo vescovo acquese avrebbe presenziato al Sinodo di Milano del 390, si ha così ulteriore conferma della tradizione che vuole Maggiorino inviato dal Papa quale primo vescovo di Acqui Terme.
Il Pedroca volle ricordarlo “quale intrepido emulatore nel predicare la fede cattolica e cultore fedele della verità cristiana”. Similmente si pronunciò l’antico Martyrologium della Chiesa acquese: “il 27 giugno da lungo tempo si venera San Maggiorino, che altri chiamano Maliorino, vescovo della Diocesi acquese. Il suo corpo dapprima sepolto in S. Pietro, l’antica cattedrale, fu da San Guido traslato nella nuova cattedrale, come risulta da antica scrittura”.
Riferì ancora il Pedroca: “Esiste presso l’Archivio vescovile una pergamena antichissima portante l’elenco dei vescovi che parteciparono al Sinodo romano del 324, presieduto da Papa Silvestro, dove si leggono i nomi di Maiorinus e Meliorinus: forse uno di quei due fu il Maggiorino (o Meliorino) di Acqui”.
Dal punto di vista storico sembra però più probabile la presenza di Maggiorino fra i 300 vescovi occidentali che parteciparono al Concilio di Milano convocato dall’imperatore Costanzo nel 355 contro Sant’Atanasio.
Nel 1628 la Congregazione dei Riti abolì il culto liturgico di San Maggiorino, ma oggi la sua memoria è nuovamente celebrata dalla diocesi di Acqui al 27 giugno, anche se in realtà non gode della popolarità di uno dei suoi successori, San Guido.
PREGHIERA
O Dio, che hai dato alla tua Chiesa come maestro e pastore
il santo Vescovo Maggiorino,
concedi che, per sua intercessione,
essa cresca mediante il Vangelo e l’Eucaristia
e sia segno e strumento della presenza di Cristo nel mondo.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
Autore: Fabio Arduino
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