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Santi 30 Martiri del Brasile

Festa: 3 ottobre

† Cunhaú, Brasile, 16 luglio 1645 e Uruaçu, Brasile, 3 ottobre 1645

Il 16 luglio 1645, all’interno della chiesa della Madonna delle Candele a Cunhaú, nello Stato del Nord-Est del Brasile, furono massacrati padre André Soveral, gesuita di nazionalità brasiliana, e circa 69 fedeli. Durante la celebrazione della Messa, un gruppo di soldati olandesi, di confessione protestante calvinista, fece irruzione insieme a numerosi indios: padre André interruppe la celebrazione e guidò la comunità nelle preghiere degli agonizzanti, finché, insieme a loro, non morì ucciso a fil di spada. Alcuni mesi dopo, il 3 ottobre 1645, fu la volta dei fedeli della parrocchia della Madonna della Presentazione di Natal: insieme al loro parroco, don Ambrosio Francisco Ferro, furono deportati dagli olandesi a Uruaçu, dove furono mutilati e lasciati morire. La maggior parte dei nomi di questi martiri non ci è pervenuta, ma nell’elenco generale ne sono stati inclusi 30. Padre André de Soveral, don Ambrosio Francisco Ferro, il laico Mateus Moreira e i loro 27 compagni sono quindi stati beatificati da san Giovanni Paolo II il 5 marzo 2000. Il 23 marzo 2017 papa Francesco ha approvato i voti favorevoli della Sessione Ordinaria dei Cardinali e Vescovi Membri della Congregazione delle Cause dei Santi circa la loro canonizzazione senza un ulteriore miracolo, fissata a domenica 15 ottobre 2017.



Il dolore delle persecuzioni tra cristiani
Il cristianesimo in generale e il cattolicesimo in particolare, possono annoverare, nella loro esistenza millenaria, una sfilata di martiri di ogni età, sesso e condizione sociale, che per l’affermarsi nel mondo pagano della nuova religione versarono il loro sangue nel nome di Cristo.
Se tutto questo soffrire si poteva mettere in conto se proveniva da pagani, o meglio, da uomini che seguivano religioni diverse da quella dei seguaci di Cristo, tanto più odioso è lo scatenarsi delle persecuzioni di cristiani contro altri cristiani, divisi da interpretazioni dottrinarie, predicate da riformatori sia del clero che laici, nel corso dei secoli.
Il movimento riformatore dei Calvinisti, nato dalle idee teologiche di Giovanni Calvino (1509-1564), fu uno di questi. Nell’intenzione di portare i laici ad una larga e diretta partecipazione alla vita ecclesiastica, costituì comunità politico-religiose, fortemente omogenee al loro interno.
In conseguenza della stretta dipendenza del potere politico dall’autorità religiosa, si associò in primo piano alle conquiste coloniali nel mondo, fomentando ribellioni e persecuzioni contro i cattolici già presenti in quelle terre.
In questo panorama va inquadrata la vicenda del martirio di André de Soveral e Ambrosio Francisco Ferro, sacerdoti, del laico Mateus Moreira e dei loro 27 compagni.

Il contesto storico
L’evangelizzazione nel Rio Grande do Norte, Stato del Nord-Est del Brasile, fu iniziata nel 1597 da missionari Gesuiti e sacerdoti diocesani, provenienti dal cattolico Portogallo, cominciando con la catechesi degli indios e con la formazione delle prime comunità cristiane.
Negli anni seguenti ci furono sbarchi di francesi e olandesi, intenzionati a scalzare dai luoghi colonizzati i portoghesi: gli olandesi ci riuscirono nel 1630. Di confessione calvinista, accompagnati dai loro pastori, determinarono nella zona, fino allora pacifica, una restrizione della libertà di culto: in pratica, i cattolici furono perseguitati.
All’epoca, nel Rio Grande do Norte, c’erano soltanto due parrocchie: a Cunhaú, la parrocchia della Madonna della Purificazione o delle Candele, guidata dal parroco don André de Soveral, già membro della Compagnia di Gesù; a Natal, la parrocchia della Madonna della Presentazione, il cui parroco era don Ambrosio Francisco Ferro.

I 30 martiri brasiliani
Ambedue le parrocchie furono vittime della dura persecuzione religiosa calvinista: i fedeli di Cunhau furono massacrati il 16 luglio 1645 col loro parroco, mentre quelli di Natal, insieme a don Ambrosio, cercarono invano di fuggire, ma vennero catturati, portati a Uruaçu e lasciati morire dopo aver subito gravi mutilazioni. 
Sono disponibili pochissime notizie riguardanti i martiri singolarmente, ma i vari scrittori del secolo XVII narrarono dettagliatamente gli episodi dei loro massacri. Quanto si sa di essi è disponibile nelle schede di gruppo, riportate più sotto. Nemmeno i nomi di tutti ci sono pervenuti: per questo motivo, le autorità ecclesiastiche hanno ridotto l’elenco a soli 30 personaggi, nell’avviare la loro causa di beatificazione.

Il cammino verso gli altari
Il nulla osta per l’inizio della causa porta la data del 6 giugno 1989. L’inchiesta diocesana fu quindi aperta nella diocesi di Natal nello stesso anno e si concluse nel 1994. Il 25 novembre 1994 giunse il decreto di convalida dell’inchiesta diocesana.
Il 28 ottobre 1997 si svolse la riunione dei Consultori storici della Congregazione delle Cause dei Santi, cui seguì, nel 1998, la consegna della “Positio super martyrio”. Il 23 giugno dello stesso anno, i consultori teologi si pronunciarono favorevolmente circa il martirio dei 30 brasiliani; il loro giudizio positivo fu confermato, il 10 novembre seguente, dai cardinali e vescovi membri della Congregazione.
Il 21 dicembre 1998 il Papa, san Giovanni Paolo II, autorizzava la promulgazione del decreto con cui padre André de Soveral e i suoi compagni venivano dichiarati martiri. Lo stesso Pontefice li ha beatificati il 5 marzo 2000.
Il 23 marzo 2017 papa Francesco ha approvato i voti favorevoli della Sessione Ordinaria dei Cardinali e Vescovi Membri della Congregazione delle Cause dei Santi circa la loro canonizzazione senza un ulteriore miracolo, fissata a domenica 15 ottobre 2017.

L’elenco dei martiri
93259 - André de Soveral, sacerdote della diocesi di Natal
Domingos de Carvalho, laico
† 16 luglio 1645 a Cunhaú

93258 - Ambrogio Francesco Ferro, sacerdote della diocesi di Natal
Antonio Vilela il giovane, laico
Giuseppe do Porto, laico
Francisco de Bastos, laico
Diego Pereira, laico
João Lostau Navarro, laico
Antonio Vilela Cid, laico
Estévão Machado de Miranda, laico
Vicente de Souza Pereira, laico
Francisco Mendes Pereira, laico
João da Silveria, laico
Simão Correia, laico
Antonio Baracho, laico
Mateus Moreira, laico
João Martins, laico
Manuel Rodrigues Moura, laico
la moglie di Manuel Rodrigues
la figlia di Antonio Vilela il giovane
la figlia di Francisco Dias il giovane
7 giovani compagni di João Martins
2 figlie di Estévão Machado de Mirando

† 3 ottobre 1645 a Uruaçu


Autore:
Antonio Borrelli ed Emilia Flocchini

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Aggiunto/modificato il 2017-04-21

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