Figura eminente del periodo d'oro dello Stato medievale serbo. Nato a Prizren, nell'odierna provincia serba a statuto speciale del Kosovo, sulla fine del sec. XIII o all'inizio del XIV, divenne logoteta (primo ministro, cancelliere) del re (poi zar) Stefano Dusan (1331-1355). Nel 1338 venne elevato alla sede arcivescovile di Pec, e quando Stefano si propose di diventare imperatore (zar), Gioannicio dovette accettare di essere elevato alla dignità patriarcale, così da poter consacrare il sovrano. La sua promozione avvenne senza il consenso della sede di Costantinopoli, in una cerimonia concelebrata a Skopje, nuova capitale imperiale, dall'arcivescovo di Ochrida e dal patriarca bulgaro di Tarnovo, nella domenica delle Palme del 1346. Ne seguì un conflitto decennale con la sede costantinopolitana, che considerò Gioannicio come scismatico, insieme con tutta la Chiesa serba. La situazione venne sanata solo nel 1375. Gioannicio si distinse come ottimo organizzatore della nuova Chiesa autocefala, divenuta la più vasta tra le Chiese ortodosse nei Balcani. Sino alla fine godette della stima del sovrano. Morì nel 1354 durante il viaggio dal monastero di Zica verso la sede patriarcale di Pec. Le sue spoglie riposano in quella città, nella chiesa dell'Ascensione. È commemorato nelle Chiese Orientali il 3 settembre.
Autore: Giorgio Eldarov
Fonte:
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Bibliotheca Sanctorum Orientalium
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