Figlio cadetto di Stefano Nemaja, capostipite della dinastia dei Nemanidi, ascese al trono serbo nel 1196, quando il padre decise di entrare in monastero al Monte Athos col nome di Simeone. Ebbe la meglio nel successivo conflitto con il fratello maggiore, Vukan, divenuto quindi principe di Zeta (l'attuale Montenegro e la regione di Scutari), il quale dimostrava una forte propensione verso la Chiesa cattolica. Pur preferendo l'Ortodossia orientale, Stefano, appoggiato dall'altro fratello, il futuro arcivescovo san Sava, mantenne buoni rapporti con l'Occidente cattolico. Nel 1198, entrato in conflitto con il regno d'Ungheria, chiese una prima volta la corona e la dignità regali di quella nazione al papa Innocenzo III, appena asceso al soglio pontificio. La domanda fu accolta e il papa designò un suo legato per la cerimonia dell'incoronazione, ma questa venne rimandata sine die per l'opposizione degli ungheresi. Stefano avanzò una seconda richiesta in proposito al successore di Innocenzo III, il papa Onorio III (1216-1227), e questa volta riuscì ad essere incoronato re, nel mese di settembre 1217. Da questo episodio ebbe origine l'appellativo di "Primo Incoronato", col quale Stefano sarebbe stato conosciuto nei secoli successivi… L'incoronazione fu confermata da san Sava, nel 1220, quando Stefano venne unto re nella chiesa di Zica, la cattedrale del nuovo arcivescovato. Probabilmente sotto l'influsso o per suggerimento del fratello, sul letto di morte Stefano chiese e ottenne l'abito monastico. Morì il 24 settembre 1224 e venne sepolto nel monastero di Studenica. Nelle Chiese Orientali è commemorato nella data della morte.
Autore: Giorgio Eldarov
Fonte:
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Bibliotheca Sanctorum Orientalium
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