Newsletter
|
Per ricevere i Santi di oggi inserisci la tua mail:
|
|
E-Mail: info@santiebeati.it
|
|
San Ticone di Amato Vescovo
Festa:
16 giugno
|
† Amato (odierna Limassol), Cipro, 425 circa
Vescovo di Amato (odierna Limassol) nel V secolo d.C. Venerato come patrono dei viticoltori nel sud dell'isola di Cipro, la sua fama è legata a un miracolo: la rigenerazione di un tralcio secco piantato in una vigna da lui acquistata. I frutti precoci di questa vigna divennero simbolo della sua intercessione, anticipando la data della sua festa e della benedizione delle vigne al 6 giugno. La devozione a San Ticone si consolidò nel tempo: nel IX secolo San Giuseppe Innografo compose un ufficio in suo onore, mentre San Giovanni l'Elemosiniere, patriarca di Alessandria originario di Amato, ne narrò la vita. Un'ipotesi avanzata da uno studioso tedesco accosta la figura del santo al dio greco Priapo, protettore della fertilità, pur non intaccando la storicità di San Ticone come vescovo di Amato.
Martirologio Romano: A Limassol nell’isola di Cipro, san Ticone, vescovo, al tempo dell’imperatore Teodosio il Giovane.
|
La città cipriota di Amato, odierna Limassol, ebbe tra i suoi primi vescovi proprio San Ticone, venerato nel sud dell’isola come patrono dei viticoltori. La tradizione vuole che provenisse da una famiglia povera e fosse figlio di un fornaio.
Una leggenda narra un episodio che giustificherebbe tale devozione: il santo vescovo un giorno acquistò una vigna, ma scarseggiava di mezzi per provvedere ad essa. Un dì raccolse un tralcio secco che altri vignaioli avevano scartato, lo piantò pregando che si realizzassero ben quattro prodigi: che la linfa tornasse a dargli vita, che tornasse a produrre abbondanti grappoli, che i frutti fossero dolci e maturassero in fretta. Anche in seguito i grappoli di questa vigna continuarono a maturare assai in anticipo rispetto agli altri e per tale ragione la festa del santo e la benedizione delle vigne si celebra il 6 giugno, cioè ben prima che gli altri vigneti abbiano i grappoli pronti per la vendemmia. Parte della cerimonia consiste nello spremere un grappolo appena maturo in un calice.
San Ticone morì presso Amato verso l’anno 425 e la sua tomba divenne un luogo di culto assai celebre. Nel IX secolo San Giuseppe Innografo compose un ufficio in suo onore e San Giovanni l’Elemosiniere, patriarca alessandrino originario di Amato, scrisse la sua Vita. Uno studioso tedesco avanzò addirittura l’ipotesi che Ticone non fosse altro che una cristianizzazione del dio greco Priapo, protettore della fertilità, ma non è comunque in discussione la storicità dell’esistenza del santo vescovo di Amato.
Autore: Fabio Arduino
|
|
|
|
Album Immagini
|