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Sant' Andrea di Creta (di Gortina) Vescovo
Festa:
4 luglio
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Damasco, 660 circa – Lesbo, 740
Nacque a Damasco nel 660, ma fu monaco e membro del clero di Gerusalemme. Fu mandato a Costantinopoli dove fu diacono e ricevette diversi incarichi. Nel 700 ca. fu eletto vescovo di Gortina, metropoli dell'isola di Creta. Morì ad Erisso, nell'isola di Lesbo, il 4 luglio 740. Fu oratore e poeta. Scrise omelie e panegirici e si distinse anche come autore di inni, di cui componeva anche la melodia. Scrisse anche di teologia mariana.
Martirologio Romano: A Eresso nell’isola di Lesbo, transito di sant’Andrea di Creta, vescovo di Górtina, che con preghiere, inni e cantici di raffinata fattura cantò le lodi di Dio ed esaltò la Vergine Madre di Dio immacolata e assunta in cielo.
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Sant’Andrea nacque a Damasco nel 660 circa, cioè verso la metà del VII secolo. All’età di quindici anni, raggiunta Gerusalemme, decise di entrare nel monastero di San Saba e del Santo Sepolcro. Teodoro, patriarca di Gerusalemme, nel 685 lo inviò quale suo delegato al VI concilio ecumenico (noto come Costantinopolitano III) per appoggiare la condanna del monotelismo, teoria eretica che sosteneva l’unica volontà divina di Cristo. Durante il soggiorno nella capitale imperiale Andrea ricevette l’ordinazione diagonale e gli fu affidata la gestione di un orfanotrofio e di un ospizio per anziani. Non passò molto tempo che forse già nell’anno 700 circa fu eletto alla carica episcopale presso Gortina, sede arcivescovile metropolitana dell’isola di Creta. Nel 711 ascese al trono Filippico Bardane, che convocò un sinodo per tentare di rovesciare il responso del sinodo precedente ed instaurare il monoteismo quale religione ufficiale dell’impero. Anche Andrea partecipò a tale sinodo e per un breve tempo arrivò addirittura a riconoscerne i decreti eretici, ma finalmente Bardane fu poi cacciato ed al patriarca di Costantinopoli non restò che ritrattare per iscritto al papa, scusandosi anche a nome di coloro che avevano partecipato all’illegittimo sinodo. Andrea fu celebre come predicatore e compositore di inni sacri. Si sono tramandati ben una cinquantina di sermoni a lui attribuiti e la tradizione gli ha arbitrariamente attribuito l’introduzione del tipo di inno noto come “Kanon”, tipico della liturgia bizantina. In realtà è pur vero che ne scrisse comunque molti, alcuni dei quali cantati ancora oggi, notevoli per l’originalità della loro forma metrica e musicale. Tra di essi rifulge quello detto “grande kanon”, di carattere quaresimale e formato da duecentocinquanta strofe. Le sue omelie si rivelarono importanti per lo sviluppo della devozione mariana: esaltò infatti la Vergine Madre di Dio quale Immacolata ed Assunta in Cielo, prefigurando così le definizioni dogmatiche dei papi Pio IX e Pio XII avvenute nei secoli XIX e XX. Sant’Andrea di Creta morì nell’isola di Lesbo nel 740 ed il Martyrologium Romanum lo commemora al 4 luglio. Non è da confondere con un suo omonimo cretese, detto però “il Calibita”, martirizzato nel 766 e festeggiato al 20 ottobre.
Autore: Fabio Arduino
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