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San Basilio di Ancira Sacerdote e martire
Festa:
22 marzo
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Ancyra, odierna Ankara, Turchia, 363 circa
Il presbitero martire San Basilio di Ancira durante il regno dell'imperatore Costanzo si oppose agli ariani con ogni energia; poi sotto l’imperatore Giuliano invocò Dio affinché nessuno dei cristiani abbandonasse la fede, e fu per questo arrestato e consegnato al governatore della provincia: dopo non pochi tormenti portò così a compimento il suo martirio.
Martirologio Romano: Ad Ankara sempre in Galazia, san Basilio, sacerdote e martire, che, per tutto il tempo dell’impero di Costanzo, si oppose con forza agli ariani e in seguito, sotto l’imperatore Giuliano, avendo pregato Dio perché nessun cristiano venisse meno alla fede, fu arrestato e condotto davanti al governatore della provincia e, dopo molti tormenti, consumò il suo martirio.
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Del martirio di Basilio conosciuto da Sozomene (Hist. eccl., V, 11) sono pervenute due Passiones. La prima più antica è stata pubblicata da Daniele Papebrock negli Acta Sanctorum sulla base del Vaticano greco 655, che non è altro che l'apografo del Vaticano greco 1667 (X-XI secc.) rimasto ignoto al bollandista. Ed è un riassunto di questa Passio che costituisce la notizia dedicata a Basilio nei sinassari bizantini al 22 mar. (o anche al 23 o 24 dello stesso mese). Una seconda Passio meno antica scritta dal monaco Giovanni l'Agioelita e pubblicata all'inizio del secolo da Michele Krascheninnikov, riprende gli stessi dati storici della precedente con l'aggiunta però di alcuni particolari dovuti alla fantasia dell'autore. Per esempio appare qui la narrazione di un viaggio di Basilio a Cesarea. Tale episodio proviene certamente da una confusione tra Basilio di Ancira e l'omonimo famoso vescovo di Cesarea. Quest'ultimo venerato il 1° genn. ha anche esercitato sul nostro martire un'altra attrazione, perché troviamo nei sinassari una seconda commemorazione di lui, quasi di un altro personaggio, al 2 genn., talvolta addirittura al 1° (v. BSS, II, 908). Detta commemorazio-ne infatti si rivela indipendente dalla redazione di Giovanni l'Agioelita poiché il martirio viene trasportato a Cesarea. Nella Chiesa latina il culto di B. risale soltanto al 1586, quando il suo nome è stato introdotto nel Martirologio Romano. Oriundo di Ancira, Basilio esercitava in questa città il ministero sacerdotale. Quando l'imperatore Giuliano l'Apostata ordinò di ristabilire il culto degli idoli, Basilio manifestò un'opposizione energica. Denunciato al governatore della città, venne torturato e messo in prigione. In occasione del passaggio dell'imperatore ad Ancira nel magg. 362 gli fu presentato; Giuliano lo rimise fra le mani di un certo conte Fromentino che sottopose Basilio a duri supplizi in mezzo ai quali rese lo spirito probabilmente il 28 giu. 362.
Autore: Joseph-Marie Sauget
Fonte:
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