Da non confondere con s. Antidio vescovo di Besançon e martire, ricordato il 17 giugno. Antigio (in francese Anthôt, Antège) morì prima del secolo IX, in un villaggio oggi chiamato Saint-Anthôt, nel territorio di Mermont, nell’attuale diocesi di Digione, e in questo luogo fu sepolto. Della sua vita non si sa niente, deve essere stato uno dei tanti vescovi itineranti, cioè senza sede fissa, che giravano l’Europa del tempo, operando conversioni fra i popoli barbari e pagani e fondando chiese e diocesi nei territori evangelizzati. Per paura delle devastazioni normanne, il prete Aimone trasportò la sua salma a Chiney (Saône-et-Loire), e di lì poi in Italia, molto probabilmente nel gennaio 887, quando i Normanni minacciarono la provincia e la città di Autun. Il corpo fu deposto infine nel monastero dei Ss. Faustino e Giovita a Brescia, di cui lo stesso prete Aimone fu poi abate per otto anni e mezzo. Nel corso dei secoli, questo santo è stato classificato di volta in volta per un vescovo di Brescia, di Tolone, oppure per un curato di Mermont. La festa di s. Antigio si celebra il 14 novembre.
Autore: Antonio Borrelli
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