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San Costanzo di Vercelli Vescovo
Festa:
14 maggio
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† Vercelli, 541 circa
San Costanzo, tredicesimo vescovo di Vercelli, successore di Sant’Eusebio II, fu insigne poeta e cultore della memoria dei santi locali. San Flaviano promosse inoltre la decorazione con particolari ornamenti, dell’antica basilica eusebiana.
Etimologia: Costanzo = che ha fermezza, tenace, dal latino
Emblema: Mitra, Pastorale
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San Costanzo fu il tredicesimo vescovo di Vercelli, succedendo così a Sant’Eusebio II nel 530 circa. Dunque, storicamente parlando, questo personaggio non è assolutamente da confondere con il santo omonimo venerato nel cuneese, presunto martire della Legione Tebea. Poco si sa purtroppo di questo santo pastore vercellese, che sedette sulla cattedra episcopale che fu del grande protovescovo Sant’Eusebio, del quale il suo immediato predecessore non era che un omonimo.
Nel 1572 vennero alla luce, durante alcuni lavori nella cripta dell’antica basilica eusebiana, gli epitaffi di alcuni vescovi tra i quali proprio Costanzo. Recava iscritto il suo elogio funebre che, come si usava a quel tempo presso il celebre cenobio attiguo alla cattedrale, era in versi poetici, probabilmente redatti dal suo successore San Flaviano, grande poeta. Purtroppo sia l’epitaffio che il suo contenuto sono andati persi e ciò giustifica la carenza di notizie sul conto di Costanzo.
E’ sopravvissuta tuttavia all’oblio del tempo l’iscrizione sepolcrale delle due sorelle del vescovo, le sante monache Costanza ed Esuperia, festeggiate al 18 febbraio, che come si apprende da tale fonte avrebbero ricevuto il sacro velo proprio dal loro congiunto.
San Costanzo è festeggiato al 14 maggio, anche se in realtà purtroppo la sua memoria non compare più sul calendario liturgico diocesano.
Autore: Fabio Arduino
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