Un antico calendario eusebiano, pubblicato in un volume del 1676, stabiliva la festa di s. Filosofo vescovo di Vercelli, nell’omonima diocesi, al 19 novembre, culto oggi scomparso. S. Filosofo fu il diciannovesimo vescovo della diocesi di Vercelli, così come lo riporta il catalogo episcopale della città. Per poter stabilire, sia pure approssimativamente, il periodo del suo episcopato, bisogna partire dal dato certo di s. Flaviano, 14° vescovo morto nel 542, così come indicato dalla sua iscrizione sepolcrale e calcolando una media di 10 anni per i successivi quattro vescovi, dei quali si ignorano i dati cronologici, si arriva a san Filosofo nell’arco di tempo dei due ultimi decenni del VI secolo; uno storico locale lo dice contemporaneo di s. Gregorio Magno (535-604). A causa delle devastazioni subite dalla basilica cattedrale e dall’annesso archivio, da parte degli Ungari nell’899, e poi da Arduino di Ivrea (955-1015) che l’incendiò, tutta la storica documentazione andò distrutta, per cui le poche notizie conosciute sui primi 40 vescovi, si possono desumere da qualche iscrizione sepolcrale e da qualche libro liturgico locale. Anche di s. Filosofo non si conoscono notizie sulla sua vita e sui meriti, né contemporanee né posteriori, tuttavia è confermata la sua santità. Nel 1145 il vescovo Ginulfo elevò a collegiata l’antichissima Pieve di S. Lorenzo, sul monte presso il borgo di Gattinara e poiché in essa da tempo immemorabile erano conservate le sacre spoglie di s. Flaviano, alcuni storici locali dedussero che tale provvedimento volesse onorane la memoria e rinnovarne il culto.
Autore: Antonio Borrelli
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