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Starunya, Ucraina, 7 luglio 1893 – Starunya, Ucraina, 22 agosto 1964
Nacque il 7 luglio 1893 a Starunya, nella regione ucraina di Stanislaviv. I suoi genitori erano semplici contadini che coltivavano la terra. Nel 1913 il giovane Symeon entrò in seminario, ma i suoi studi si interruppero due anni durante la Prima guerra mondiale. Nel 1919 fu ordinato sacerdote dal beato vescovo Hryhorij Khomysyn. Prese ad insegnare teologia morale nel seminario d'Ivano-Fankivsk sino all'aprile 1945, quando fu consacrato vescovo in segreto a causa della clandestinità in cui viveva la Chiesa greco-cattolica ucraina sotto il regime sovietico. Il 26 ottobre 1949 monsignor Lukac fu arrestato dal Nkvd. Liberato nel 1955, tornò ad occuparsi della cura pastorale dei fedeli di rito bizantino, pur sempre in assoluta clandestinità. Nel luglio 1962 venne arrestato una seconda volta e comparì in tribunale insieme al beato Ivan Slezyuk, anch'egli vescovo clandestino. In prigione contrasse la tubercolosi che fu per lui letale. Morì il 22 agosto 1964. Lukac fu beatificato da Giovanni Paolo II il 27 giugno 2001, insieme con altre 24 vittime del regime sovietico di nazionalità ucraina. (Avvenire)
Martirologio Romano: Nel villaggio di Starunya nel territorio di Ivano-Frankivsk in Ucraina, beato Simeone Lucač, vescovo e martire, che, per aver svolto clandestinamente il suo ministero per il gregge dei cattolici di Rito bizantino sotto un regime ateo, con la sua morte nella fede proclamò la gloria e l’onore di Cristo Signore e Dio.
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Symeon Lukac nacque il 7 luglio 1893 a Starunya, nella regione ucraina di Stanislaviv (odierna Ivano-Frankivsk). I suoi genitori erano semplici contadini che coltivavano la terra. Nel 1913 il giovane Symeon entrò in seminario, ma i suoi studi si interruppero due anni durante la prima guerra mondiale. Infine nel 1919 ricevette l’ordinazione presbiterale dal beato vescovo Hryhorij Khomysyn. Prese dunque ad insegnare teologia morale nel seminario d’Ivano-Fankivsk sino all’aprile 1945, quando fu consacrato vescovo in segreto, a causa della clandestinità in cui viveva la Chiesa Greco-Cattolica Ucraina sotto il regime sovietico.
Il 26 ottobre 1949 Monsignor Symeon Lukac fu arrestato dal NKVD. Liberato l’11 febbraio 1955, poté tornare ad occuparsi della cura pastorale dei fedeli di rito bizantino, pur sempre in assoluta clandestinità. Nel luglio 1962 venne arrestato una seconda volta e comparì in tribunale insieme la Beato Ivan Slezyuk, anch’egli vescovo clandestino. In prigione contrasse la tubercolosi che fu per lui letale. Morì infatti il 22 agosto 1964.
Symeon Lukac fu beatificato da Giovanni Paolo II il 27 giugno 2001, insieme con altre 24 vittime del regime sovietico di nazionalità ucraina.
Autore: Fabio Arduino
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