IV sec.
I santi Marco e Mociano, martiri in Mesia, rifiutarono di sacrificare agli idoli, confessarono la loro fede in Cristo con sempre maggior ardore e perciò furono decapitati.
Martirologio Romano: In Mesia, nelle odierne terre comprese tra Romania e Bulgaria, commemorazione dei santi Marco e Mociano, martiri, che, per essersi rifiutati di immolare agli idoli e avere anzi ancor piĆ¹ fortemente professato Cristo, furono per Lui decapitati.
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Di questi due martiri non si è conservata alcuna passio, tuttavia, i sinassari bizantini che li commemorano al 3 luglio sono l’eco di due diverse recensioni di questa passio perduta.
Marco e Mociano sono costretti a sacrificare agli idoli dall’eparca Massimo, ma si oppongono, confessano apertamente il Cristo e sono condannati alla decapitazione. Mentre Mociano si avvia al supplizio sua moglie e i suoi figli lo seguono implorando, ma egli li impegna a conservare la calma e il silenzio. La moglie di Marco, che assiste desolata al supplizio del marito, ha il privilegio (!) di raccoglierne la testa.
Nella recensione più lunga, oltre allo schema generale del racconto ricordato, compare un bambino che incoraggia i due martiri a non apostatare quando questi compaiono davanti all’eparca Massimo, accompagnato da un certo Aulozano; per la sua azione il bimbo é frustato e per eguale motivo è imprigionato un certo Paolo.
Era necessario ricordare l’intervento di questi due ultimi personaggi nel racconto del martirio di Marco e Modano, poiché C. Baronio, che ha introdotto al 3 luglio nel Martirologio Romano la memoria dei due martiri, afferma (cosa che non fanno i sinassari pubblicati dal Delehaye) che anch’essi morirono martiri. La notizia del Baronio dipende dal cosiddetto Menologio del cardinale Sirleto, dove peraltro non è precisato che Paolo e il fanciullo morirono per la fede.
Nessuna precisazione d’ordine cronologico o geografico permette di disporre con certezza questi martiri entro le loro «coordinate agiografiche». Si può soltanto notare che il 24 aprile, nella notizia dei martiri Pausicrate e Valendone, originari di Durostoro in Mesia, viene precisato che l'esarca della legione in cui erano arruolati i due martiri si chiamava Aulozano. Se questa considerazione da sola non permette di trarre conclusioni sull’origine o il luogo del martirio di Marco e Modano, essa però dà l’occasione di ricordare che da tempo è stato dimostrato che la passio di Pausicrate e Valendone è stata scritta dalla stessa mano di quella di Nicandro e Marciano altri martiri di Durostoro.
Ora in questa ultima passio i due martiri che si recano al martirio sono accompagnati dalle rispettive mogli proprio come nel caso dei nostri due. Questa rassomiglianza, aggiunta all’osservazione precedente a proposito di Aulozano, offre per lo meno un orientamento che potrebbe un giorno arrivare a collegare Marco e Modano al ciclo dei martiri di Durostoro in Mesia.
Autore: Joseph-Marie Sauget
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