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Busigny, Francia, 3 febbraio 1751 - Parigi, 3 settembre 1792
Martirologio Romano: A Parigi in Francia, passione dei beati Andrea Abele Alricy, sacerdote, e settantuno compagni, martiri, in gran parte sacerdoti che, dopo una prima strage eseguita il giorno precedente, rinchiusi nel Seminario di Saint-Firmin come in un carcere, furono massacrati in odio alla Chiesa.
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Louis-Joseph Francois nacque il 3 febbraio 1751 a Busigny, in Francia, da una famiglia profondamente cristiana. Educato dai gesuiti, si sentì attratto dalla vita religiosa. Non aveva infatti più di quindici anni quando entrò nella Congregazione della Missione, i cosiddetti vincenziani, nella casa madre di San Lazzaro a Parigi. Dovette però attendere il compimento dei diciott’anni per emettere i voti. Fu tale il suo entusiasmo che due suoi fratelli, spinti dal suo luminoso esempio, lo seguirono entrando nella medesima congregazione ed una loro sorella entrò tra le Figlie della Carità.
Ordinato sacerdote nel 1773, insegnò teologia fino a quando fu nominato Segretario Generale della congregazione, incarico che coniugò alla predicazione, per la quale risultava particolarmente portato. Nel 1788 fu nominato Superiore del seminario parigino di San Firmino a Parigi, il collegio “des Bons Enfants”, casa tanto amata da tutta la Congregazione della Missione in quanto culla della stessa congregazione religiosa e campo di missione per lungo tempo del fondatore San Vincenzo de Paoli.
Nonostante i tempi fossero difficili, si prodigò per la sopravvivenza del seminario alle restrittive leggi imposte dai fautori della Rivoluzione Francese. Scrisse infatti vari opuscoli contro la Costituzione Civile del Clero, che definì “scismatica, eretica e sacrilega”, tra cui quello intitolato “Apologia”, che aiutò parecchi sacerdoti a restare fedeli agli insegnamenti della Chiesa. Secondo uno dei suoi biografi, Louis-Joseph Francois fu “uno dei più ferventi e migliori difensori della religione cattolica, apostolica, romana contro il giuramento civile e contro gli scritti dei favorevoli al giuramento”.
Quando la persecuzione ormai infuriava imperterrita, Louis-Joseph Francois aprì le porte del seminario di San Firmino a numerosi sacerdoti e religiosi, espulsi dalle loro parrocchie e dalle loro comunità per essersi rifiutati di pronunciare il giuramento civile. Il 3 settembre 1792, quando la casa fu invasa dagli assalitori, Louis-Joseph Francois fu gettato da una finestra e poi finito a percosse. Anche altri 71 rifugiati furono massacrati in quell’occasione e con altre vittime delle “stragi di settembre”, per un totale di 191 martiri, furono beatificati da Papa Pio XI il 17 ottobre 1926.
Autore: Fabio Arduino
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