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30 novembre 1614 - 29 dicembre 1680
Martirologio Romano: A Londra in Inghilterra, beato Guglielmo Howard, martire, che, visconte di Stafford, professò la fede cattolica e, falsamente accusato per questo di cospirazione contro il re Carlo II, morì per Cristo con un colpo di scure.
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William Howard era il nipote di San Filippo Howard, già trattato in data 19 ottobre. Nel 1675 fu arrestato ed imprigionato nella celebre Torre di Londra, accusato di aver protetto dei cattolici, ed infine condannato a morte e giustiziato dopo cinque anni.
William diventò visconte di Stafford nel 1637, in seguito al matrimonio con l’ultima erede del casato. Il re inglese Carlo I nominò baroni William e la moglie. Nella guerra civile che scoppiò poco dopo, appoggiò il partito monarchico e perse così tutte le sue proprietà terriere, restituitegli poi nel 1660 con l’ascesa al trono di Carlo II. William si sentì però non sufficientemente compensato per la sua lealtà alla corona e da quel momento inizò a provare un sentimento di rancore verso il nuovo sovrano. Nel 1678 litigò pubblicamente con il conte di Peterborough nel corso di un dibattito alla Camera dei Lord, episodio che gli guadagnò non pochi nemici.
Nello stesso anno William fu denunciato per sospetta complicità nel “complotto papista” ideato da Tito Oates, accusato di aver progettato l’assassinio del re Carlo II. In tal modo sarebbe succeduto infatti al trono inglese il fratello Giacomo II, di religione cattolica. Il complotto si rivelò però assolutamente fittizio e difficilmente William Howard avrebbe potuto esserne un complice vista la sua età ormai avanzata. Tuttavia, regnando un’atmosfera generale di sospetto ed apprensione, la sua semplice appartenenza alla Chiesa Cattolica fu sufficiente per incriminarlo. Imprigionato nella Torre, fu poi processato dai suoi pari nella Westminster Hall.
Secondo la testimonianza del cronista John Evelyn, persino alcuni suoi parenti votarono contro di lui. Evelyn, che lo conosceva personalmente, escluse a priori che un uomo maturo ed esperto come Howard avesse potuto prendere parte al complotto, dando l’incarico a degli estranei di uccidere il sovrano. Lo colpì l’impressionante compostezza di William, che “parlò molto poco... e si comportò molto umilmente, come al solito” ma fu comunque ritenuto colpevole. Il 29 dicembre 1680, prima di essere decapitato, invocò: “Signore, perdona colore che hanno giurato il falso contro di me”.
William Howard fu beatificato il 15 dicembre 1929.
Autore: Fabio Arduino
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