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Beato Giovanni Nicola Cordier Sacerdote gesuita, martire
Festa:
30 settembre
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Saint-André, Francia, 3 dicembre 1710 – Rochefort, Francia, 30 settembre 1794
Martirologio Romano: Sulla costa francese nel mare antistante Rochefort, beato Giovanni Nicola Cordier, sacerdote e martire, che, dopo la soppressione della Compagnia di Gesù, svolse il suo ministero sacerdotale nel territorio di Verdun, finché, nel corso della rivoluzione francese, gettato perché sacerdote in una galera ferma all’ancora, morì malato di letale inedia.
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Papa Giovanni Paolo II beatificò il 1° ottobre 1995 un gruppo di 64 martiri morti durante la Rivoluzione Francese, vittime delle sofferenze patite per la fede, noti quali “Martiri dei pontoni di Rochefort”. Sulla vecchia imbarcazione “Washington”, ancorata nella regione de La Rochelle, furono imprigionati e morirono parecchi sacerdoti e religiosi cattolici fedeli alla Santa Sede. Patirono sofferenze e vessazioni terribili a causa della loro fede e morirono in seguito ai maltrattamenti subiti. Ben 285 sopravvissuti furono invece liberati il 12 febbraio 1795 e, tornati ai loro paesi, lasciarono testimonianze scritte dell’eroico esempio dei loro compagni, permettendo così l’avvio dei processi per la loro beatificazione.
Il Martyrologium Romanum, che commemora i martiri singolarmente o in gruppo a seconda dell’anniversario del martirio, pone in data odierna la festa del Beato Jean-Nicolas Cordier. Questi, nato a Saint-André il 3 dicembre 1710, fu sacerdote professo gesuita, ma alla soppressione della Compagnia di Gesù esercitò il suo ministero presso Verdun in Lorena al servizio della vita consacrata, sostenendo e guidando specialmente le monache. Catturato dai rivoluzionari, terminò i suoi giorni imprigionato al largo di Rochefort il 30 settembre 1794.
Autore: Fabio Arduino
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