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Beato Giovanni Davy Diacono certosino, martire
Festa:
8 giugno
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York, Inghilterra, 1490 circa - Londra, 8 giugno 1535
Nato a York intorno al 1490, era un diacono certosino a Londra. Uomo di profonda fede e studioso di teologia, si oppose con fermezza al re Enrico VIII quando questi volle separarsi dalla Chiesa cattolica e imporre la sua nuova religione. Per la sua fedeltà alla Chiesa, Davy fu arrestato e imprigionato nella Torre di Londra. Subì torture e privazioni, ma non rinunciò mai alla sua fede. Morì in carcere nel 1535, stremato dai maltrattamenti.
Martirologio Romano: A Londra sempre in Inghilterra, beato Giovanni Davy, diacono della Certosa di questa città e martire, che sotto il re Enrico VIII per la sua fedeltà alla Chiesa e al Romano Pontefice fu sottoposto in carcere a crudeli torture e vi morì consunto dalla fame.
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La figura del Beato Giovanni Davy si situa nel panorama burrascoso dell'Inghilterra del XVI secolo. Diacono certosino, Davy affrontò con stoica fermezza le persecuzioni di Enrico VIII, rimanendo fedele alla Chiesa e al Romano Pontefice fino al suo ultimo respiro. La sua storia, intrisa di eroismo e sacrificio, lo rende un esempio luminoso per tutti coloro che si trovano ad affrontare prove simili.
Le informazioni sulla nascita e la giovinezza di Giovanni Davy sono frammentarie. Si presume che sia nato a York, in Inghilterra, intorno al 1490. Attratto dalla vita contemplativa e dalla rigida disciplina della Certosa, entrò a far parte della comunità certosina di Londra nel 1514. Lì, si distinse per la sua pietà, il suo zelo e la sua profonda conoscenza della teologia.
Il regno di Enrico VIII segnò un periodo di profondi sconvolgimenti per la Chiesa cattolica in Inghilterra. Il sovrano, animato da mire politiche e personali, si separò dalla Santa Sede e proclamò la Chiesa d'Inghilterra come unica religione di Stato. I cattolici che non si piegarono alla sua volontà furono perseguitati con ferocia.
Giovanni Davy, in quanto diacono certosino e fervente sostenitore della Chiesa cattolica, non poteva rimanere indifferente a questo drammatico scenario. Insieme ai suoi confratelli, si oppose con fermezza al suprematismo regio e alla nuova dottrina imposta dal sovrano. La loro intransigenza li espose a dure rappresaglie.
Nel 1534, Davy fu arrestato e incarcerato nella Torre di Londra. Sottoposto a crudeli torture e a un regime di privazioni estreme, non piegò mai la sua volontà né rinunciò alla sua fede. La sua resistenza incrollabile e la sua incrollabile fedeltà alla Chiesa irritarono ulteriormente i suoi carcerieri.
Dopo mesi di tormenti, il 8 giugno 1535, Giovanni Davy morì in carcere, stremato dalla fame e dai maltrattamenti. La sua morte fu un martirio silenzioso ma eloquente, una testimonianza tangibile della sua incrollabile fede e del suo incrollabile attaccamento alla Chiesa cattolica.
La fama di santità di Giovanni Davy si diffuse rapidamente tra i cattolici inglesi, che lo veneravano come un martire della fede. Nel 1888, Papa Leone XIII lo beatificò, confermando il suo status di esempio eroico per i fedeli.
Autore: Franco Dieghi
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