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Beato Maurizio Mac Kenraghty Sacerdote e martire
Festa:
20 aprile
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†Clonmel, Irlanda, 20 aprile 1585
Nell'intricato contesto delle sanguinose persecuzioni Tudoriche, che insanguinarono la Gran Bretagna e l'Irlanda tra XVI e XVII secolo, emerge la figura di San Maurizio MacKenraghty, sacerdote cattolico irlandese beatificato da Giovanni Paolo II nel 1992. Nato a Kilmallock, figlio del conte Kerry Goldsmith, MacKenraghty, dopo l'ordinazione presbiterale e la laurea in teologia, divenne cappellano e confessore del conte di Desmond. Catturato nel 1583 durante un agguato al conte, egli subì un lungo periodo di prigionia a Clonmel. La sua fede incrollabile venne messa alla prova con lusinghe e promesse di carriera ecclesiastica in cambio della sua abiura, ma egli rimase saldo nel suo credo. La sua dedizione al sacerdozio lo spinse a consegnarsi spontaneamente alle autorità per salvare la vita del suo benefattore, Victor White, che lo aveva ospitato per celebrare la Veglia Pasquale. Il 20 aprile 1585, con animo intrepido, MacKenraghty affrontò il martirio: impiccagione, deposizione ancora vivo e decapitazione. Le sue ultime parole furono di benedizione e di invito alla preghiera per il suo carnefice.
Martirologio Romano: A Clonmel in Irlanda, beato Maurizio MacKenraghty, sacerdote e martire, che, dopo due anni di prigione, rifiutandosi di riconoscere la potestà della regina Elisabetta I negli affari spirituali, fu consegnato al supplizio del patibolo.
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Il martirio di questo intrepido testimone della fede si colloca nel contesto delle sanguinose persecuzioni perpetrate in Gran Bretagna ed Irlanda verso quei cattolici che rifiutarono di firmare l’Atto di Supremazia, cioè il riconoscimento del sovrano inglese quale capo della Chiesa Anglicana in opposizione al Romano Pontefice.
Maurice MacKenraghty [Muiris Mac Ionrachtaigh], figlio del conte Kerry Goldsmith, nacque a Kilmallock in Irlanda, nella zona di Desmond. Ricevuta l’ordinazione presbiterale e laureatosi in teologia, fu scelto quale cappellano e confessore del conte di Desmond. Attivo e diligente nell’adempimento del proprio ministero sacerdotale, sempre estraneo alla politica, fu catturato nel settembre 1583 quando fu teso un agguato al conte e ad alcuni suoi compagni.
Durante un lungo periodo di prigionia a Clonmel, Victor White, chiese di poter ospitare il reverendo MacKenraghty a casa sua la notte del Sabato Santo, per officiare la Veglia Pasquale. Il carceriere acconsentì, ma poi lo tradì: un gruppo di soldati infatti fece incursione nell’abitazione del White proprio mentre stava iniziando la funzione religiosa. Il sacerdote fuggì, ma più tardi si consegnò volontariamente alle autorità onde salvare la vita di White.
Tentarono invano di corromperlo con offerte di doni e promesse di promozione nella carriera ecclesiastica, ma egli rifiutò fermamente ribadendo la sua fede cattolica ed l’indiscutibilità del primato papale. Il 20 aprile 1585 fu allora impiccato, deposto ancora vivo ed infine decapitato. Dal patibolo aveva domandato al popolo di pregare per lui impartendo la benedizione.
Papa Giovanni Paolo II ha beatificato Maurice MacKenraghty il 27 settembre 1992, insieme ad altre sedici vittime della medesima persecuzione, ponendolo così a modello per i sacerdoti di oggi.
Autore: Fabio Arduino
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