Chiara Serra nacque a Cagliari l’11 maggio 1856 da una nobile famiglia sarda. A quel tempo l’isola faceva parte del Regno di Sardegna e fu così che la giovane ragazza poté sbarcare a Torino, capitale sabauda, e conoscere la Serva di Dio Maria Luigia Angelica Clarac, che divenne sua educatrice. All’età di soli ventidue anni decise anche di consacrarsi pienamente a Dio abbracciando la vita religiosa nell’Istituto delle Suore di Carità di Santa Maria, che proprio Madre Clarac aveva fondato. Con la professione assunse il nome di Suor Odile. Nel 1887, alla morte della venerata fondatrice, per sua stessa designazione la giovanissima suora divenne la prima Madre Generale della nascente congregazione, della quale avrebbe retto le sorti per oltre un trentennio. Nel delicato incarico seppe sempre dimostrare un senno ed una prudenza ammirevoli, nonchè le sue rare doti di mente e di cuore, fulgido e costante esempio di virtù. Madre Odile non si limitò però a proseguire passivamente l’opera iniziata tra non poche croci e tribolazioni dalla fondatrice, ma operò per il suo consolidamento, ottenendo nel 1910 l’approvazione ecclesiastica. Ampliò inoltre il campo di apostolato, con nuove opere in ambito sociale quale l’Orfanotrofio del Buon Consiglio in Borgo Crimea a Torino, oggi divenuto sede generalizia della congragazione. Qui nel 1919 diede accoglienza per prime alle figlie dei caduti italiani nella Prima Guerra Mondiale, alle quali aggiunse poi le orfane degli immigrati all’estero ed altre ragazze ancora. Nei confronti di tutte elargì materna tenerezza ed esse poterono beneficiare di aiuti tanto morali quanto materiali. Fu devotissima alla Madonna, specialmente invocata sotto il titolo di Madre del Buon Consiglio, e per meglio diffonderne il culto le dedicò un grazioso santuario annesso all’orfanotrofio suddetto. Negli ultimi anni di vita le era sempre di conforto prostrarsi dinnanzi all’altare insieme alle sue piccole orfanelle, alle cui innocenti preghiere attribuiva le numerose grazie che otteneva dalla Celeste Consigliera. In seguito ad una breve malattia, dopo aver ricevuto gli ultimi sacramenti, il 25 agosto 1932 Madre Odile spirò, chiudendo la sua benefica esistenza terrena con una edificante serena morte. Lasciò dietro di sè un ottimo ricirdo, quale benedizione per tutti coloro che l’avevano conosciuta. Le sue venerate spoglie furono traslate il 10 aprile 1948 dal cimitero al Santuario della Madonna del Buon Consiglio, sulla collina torinese, collina che ospita i resti di non poche donne in fama di santità tra le quli citiamo: Amedea Vercellone, Anna Michelotti, Maria Clotilde di Savoia, Maria Vittoria Dal Pozzo della Cisterna, Teresa Miniotti. Il 13 settembre 1963 presso la Curia Arcivescovile di Torino fu avviata la causa di canonizzazione di Madre Odile ed ancora oggi presso la sua tomba accorrono numerose in cerca di aiuto alle loro necessità, in attesa di un positivo giudizio ufficiale della Chiesa circa la sua santità. La congregazione delle Suore di Carità di Santa Maria è presente in Italia, in particolare in Calabria e Sardegna, quest’ultima regione d’origine proprio di Madre Odile, in India e nell’intero continente americano.
PREGHIERA
O Santissima Trinità, Padre, Figliuolo e Spirito Santo, di cuore Vi ringraziamo perchè Vi siete compiaciuta di versare a profusione le grazie sull’anima eletta della Vostra Serva Madre Odile Chiara Serra. Vi supplichiamo a far sì che vengano riconosciute le sue eroiche virtù, se ciò può tornare a Vostra maggiore gloria. Per sua intercessione, degnatevi di concederci le grazie che imploriamo.
Per maggiori informazioni e relazioni di grazie ricevute rivolgersi a: Suore di Carità di Santa Maria - Casa Generalizia Via Curtatone, 17 - 10131 Torino Tel. 0116603823
Autore: Fabio Arduino
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