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Beata Candelaria di San Giuseppe (Susanna Paz-Castillo Ramirez) Fondatrice
Festa:
31 gennaio
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Altagracia di Orituco, Venezuela, 11 agosto 1863 – Cumaná, Venezuela, 31 gennaio 1940
La Serva di Dio Candelaria di San Giuseppe, nacque l’11 agosto 1863 a Altagracia de Orituco, nella diocesi di Caracas, in Venezuela, da Francisco de Paula Paz Castillo e da María del Rosario Ramírez. Fu battezzata il 27 febbraio 1864 e cresimata il 13 giugno 1870. A 16 anni ricevette la Prima Comunione. Fin da ragazza la Serva di Dio, spiritualmente diretta dal parroco don Alberto González, era molto devota della Madonna della Candelaria, a cui si rivolgeva con intensa pietà. Sentita la vocazione alla vita consacrata, la Serva di Dio, nel 1906, assieme a quattro compagne, vestì l’abito religioso nell’Istituto delle Suore dei Poveri di Altagracia de Orituco, assumendo il nome di Candelaria di San Giuseppe. Fece la professione religiosa il 31 dicembre 1910 e il 31 dicembre 1916 emise i voti perpetui. La Serva di Dio si dedicava intensamente al servizio dei poveri e degli ammalati, distinguendosi per l’instancabile zelo nell’apostolato. In seguito ad una serie di vicende, la Serva di Dio maturò la decisione di abbracciare la spiritualità carmelitana e chiese di entrare nell’Ordine del Carmelo, come fondatrice delle Carmelitane Terziarie Regolari in Venezuela. Il 25 marzo 1925 la richiesta fu accolta e il 10 luglio 1926 la Serva di Dio ed alcune compagne ricevette l’abito carmelitano; il 9 agosto 1926 Mons. Sixto Sosa, Vescovo di Cumaná, nominò la Serva di Dio Superio¬ra Generale e Maestra delle Novizie nel Noviziato di Porlamar. Seguirono anni di intenso lavoro, anche a causa dei terremoti che affissero il Venezuela; molte furono le opere avviate dalla Serva di Dio, tra cui ospedali e una scuola per bambine povere ad Altagracia de Orituco. La Serva di Dio morì il 31 gennaio 1940 a Cumaná, in odore di santità; la salma venne inumata nel cimitero di Santa Inés; in seguito, il corpo della Serva di Dio venne esumato e collocato nella Casa Madre di Caracas. Il 19 aprile 2004 S.S. Giovanni Paolo II ha riconosciuto l’eroicità delle virtù della Serva di Dio. E’ stata beatificata il 27 aprile 2008.
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Nata l'11 agosto 1863 ad Altagracia de Orituco (Venezuela) fu battezzata col nome di Susanna, terza figlia di Francisco de Paula Paz Castillo. La infanzia passa in una famiglia tipica del tempo, con molto un fondo cristiano ben formato e tradotto in un'atmosfera rispettosa e onesta, semplice, ordinata, e laboriose. In quell'atmosfera, impara e assume nella sua vita i valori umani e cristiani. Come si deduce dalla testimonianza della sorella Carmen. I suoi studi scolastici, anche se ridotti e carenti, furono secondo l'istruzione del tempo e ciò non fu un impedimento per la sua formazione integrale: ha appreso le sue prime nozioni nella scrittura e nella cultura gettandosi con entusiasmo dalla lettura. In più, ha imparato il taglio e tutti i tipi di lavori domestici. Ciò le fu molto utile al servizio essenziale che svolse in futuro. All'alba del secolo XX, il Venezuela visse una grande turbolenza politica economica e sociale come conseguenza della rivoluzione di liberazione. La madre Candelaria, curò i pazienti e i feriti, prodigandosi con attenzione e offrendo consolazione. Con altri giovani della sua città natale, un gruppo di medici e il supporto del sacerdote della parrocchia di Altagracia de Orituco, p. Sixto Sosa, fonda un ospedale per prendersi cura di tutto i bisognosi: in piccole barche e in accampamenti di tela di canapa, si occupava lei stessa di loro. Questo centro di cura, nato nel 1903, ha segnato l'inizio della famiglia religiosa che oggi è conosciuta come Suore Carmelitane della madre Candelaria. La vita di questa donna venezuelana, passata fra gli indigenti, è stata contraddistinta da umiltà profonda e da carità inesauribile verso loro, da una profonda fede, dalla preghiera e dall'amore alla Chiesa. Oltre alla sua attenzione ai pazienti, si è occupata della formazione dei bambini, incarico questo che ha lasciato come eredità per le sue figlie Carmelitane. Nella sua ultima malattia che è durata quasi due anni e l'ha lasciata disabile, è stata campione singolare di accettazione totale della volontà di Dio e di pazienza. Prostrata nella soffereza, ha detto: “Non dobbiamo cercare per attenuare i dolori ma offrirli a Dio„. All'alba del 31 gennaio 1940 la madre Candelaria muore a Cumanà, pronunciando entro tre volte il nome di Gesù.
Autore: sr Mnerina cmstgb
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