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Baranovichi, Russia, 1892 - Sandomokh, Russia, 27 ottobre 1937
Kamilla Nikolaevna Krushel'nickaja nacque nel 1892 a Baranovichi. Si diplomò al ginnasio e studiò all'università di Mosca. Durante il suo soggiorno nella capitale fu in rapporto con madre Caterina Abrikosova, superiora della comunità moscovita delle suore terziarie domenicane. All'inizio degli anni '30, durante le persecuzioni contro la Chiesa, ospitò nel suo appartamento gruppi di giovani che si riunivano per discutere su argomenti religiosi. Kamilla Nikolaevna fu arrestata nel 1933 in base a false accuse e condannata a dieci anni di lager. Fu inviata al lager delle isole Solovki. Qui sposò un uomo che sperava di convertire, ma che in realtà si rivelò un informatore dei capi del lager. Nel 1937 Kamilla fu condannata a un regime più duro di reclusione e il 27 ottobre 1937 venne fucilata nella riserva naturale di Sandormoch, presso Medvezhgorsk, in Carelia. Kamilla Krushel'nickaja era convinta di soffrire per la fede. Inoltre, quando già era in lager, fece il possibile per tenersi in contatto con i sacerdoti cattolici e rimase salda nella fede, che cercò di testimoniare agli altri. Nelle condizioni disumane del lager conservò sentimenti umani e l'amore al prossimo. La causa di canonizzazione di questa martire è promossa dalla Conferenza Episcopale Russa.
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