Figlio di Emyr Llydaw (sec. V), Hywel Faig fu costretto a lasciare l’Armorica, in seguito a lotte di famiglia per la supremazia. Solo l’Achau’r Saint del sec. XVII, riprodotto negli Iolo MSS, lo recensisce tra i santi gallesi, come Hywel Faig (o Farchog), padre di Derfel Gadarn, Dwywai, Arthfael e Hywel Fychan, sepolto a Llantwit Major (Cor Illtyd). Dalla tradizione di questa genealogia, sembra doversi identificare Hywel Faig con Hywel Fawr “il vecchio”, noto ai Brettoni come “Hoel Meur” (o “Hoel Le Grand”). Le tradizioni brettoni fanno di Hywel Faig il marito di Alma Pompaea, madre di s. Tudwal, ma non esiste alcuna prova. Il nome di Hywel Faig è connesso anche con il ciclo arturiano: nel “mabinogi” Gereint (che corrisponde all’Erec et Enide di Chrétien de Troyes) egli è nominato tra i cavalieri della corte di Artù che si recarono con Gereint nel Cornwall. Nelle Triadi di Artù e dei suoi guerrieri (sec. XIII), Hywel Faig è uno dei tre “Cavalieri Reali” della corte, invincibili in battaglia, famosi per la loro amabilità e la gentilezza dell’eloquio, tale che nessuno poteva loro rifiutare o negare qualcosa. La data della festa di Hywel Faig non è nota; è reputato patrono di Llanhowell, nel Pembrokeshire.
Autore: Mario Salsano
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