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Beati Corrado di Sassonia e Stefano di Ungheria Martiri
Festa:
5 aprile
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† 1288 circa
Francescani, vennero inviati a predicare la fede nell’Ircania, fra il Mar Caspio e il massiccio dell’Elburz, la cui popolazione, pur avendo ricevuto prestissimo la predicazione evangelica (secc. IV-VI), era in parte ricaduta nell’errore dopo lo scisma d’Oriente e la predicazione musulmana. Un giorno, mentre i due religiosi si recavano al luogo dove erano soliti tenere i loro discorsi, vennero assaliti da una turba di fanatici, che li strangolarono. Non si conosce con certezza la data del loro martirio, che si suol porre verso il 1288.
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La storia dei Beati Corrado di Sassonia e Stefano d'Ungheria, martiri francescani, ci porta all'epoca delle crociate e all'ardore missionario che animava l'Ordine francescano. Questi due frati, spinti da un profondo desiderio di diffondere il Vangelo, si avventurarono in una terra lontana e pericolosa, l'Ircania, situata tra il Mar Caspio e il massiccio dell'Elburz.
La predicazione in Ircania
La regione dell'Ircania, pur avendo ricevuto la predicazione evangelica fin dai primi secoli del Cristianesimo (IV-VI secolo), era stata in parte influenzata dallo scisma d'Oriente e dalla predicazione musulmana. Corrado e Stefano, animati da un forte zelo apostolico, si dedicarono con coraggio alla predicazione della fede cristiana, affrontando le sfide di un contesto religioso e culturale complesso.
Il martirio
Mentre si recavano al luogo dove erano soliti tenere i loro discorsi, i due frati furono assaliti da una turba di fanatici che li accusarono di apostasia e li condannarono a morte. Il loro martirio, avvenuto per strangolamento, si presume sia avvenuto intorno al 1288.
Culto e memoria
La Chiesa ha riconosciuto Corrado e Stefano come beati e li ha iscritti nel Martirologio Romano. La loro memoria liturgica viene celebrata il 5 aprile.
Autore: Franco Dieghi
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