Una cappella nella parrocchia di S. Geran, nel Morbihan (Bretagna), è dedicata ai ss. Dredenau, due principi fratelli, assassinati da uno zio, che ne gettò poi i corpi in una palude, dove rimasero custoditi da un ascrofa bianca fino a che vennero i fedeli a dar loro degna sepoltura. Forse questi principi sono da identificare con i 2 figli di Modred che, ribellatisi a Costantino, re del Cornwall, furono da questo uccisi, secondo Gildas, ca. Il 538. I due si erano rifugiati in una chiesa e Costantino, che si era travestito da monaco, li colpì dinanzi all’altare. Per Goffredo di Monmouth, invece, i principi morirono separatamente: uno nella chiesa di S. Anfibalo, a Winchester, l’altro in un convento di Londra (non è però credibile che Costantino abbia inseguito il ribelle fino a Londra). La cappella di S. Geran fu eretta probabilmente da Gildas, che mostra di riprovare severamente il crimine, e la tradizione locale fece del luogo della cappella il luogo del martirio, spostandolo così dalla Britannia in Bretagna dove si mostrava, infatti, la palude che avrebbe accolto i corpi dei martiri. Nella cappella i Dredenau sono effigiati in due rozze statue: l’aspetto è giovanile, sulla testa è il segno di una ferita sanguinante e nei libri che reggono nelle mani è l’iscrizione “Ce saint a combatu jusque à la mort pour la loi de Dieu et n’a pas craint les menaces des infidèles parce que sa foi était fondée sur la pierre”. Nella palude è la “Sacra Fonte” dei santi e nei pressi di essa esistono ancora due loro statue di granito.
Autore: Mario Salsano
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