† 1420
Monaco russo originario di Rostov, fu autore dell'agiografia di Sergio di Radonez, che fu iniziata un anno dopo la morte del santo sulla base delle memorie lasciate da quest'ultimo. Terminò la stesura della Vita ben 26 anni dopo la scomparsa di Sergio, intorno al 1417-1418. Tale opera fu in seguito perfezionata e riscritta da Pacomio il Serbo, nella versione che è oggi più nota. Epifanio scrisse inoltre l'agiografia di Stefano di Perm. Nell'intento di idealizzare la vita dei santi, realizzò i suoi lavori facendo largo uso di panegirici e di uno stile successivamente nominato pletenie sloves, o "ondate di parole", caratterizzato da un ampio utilizzo di neologismi in sostantivi e aggettivi. Serge Zenkovsky vide nelle opere di Epifanio una "nuova pagina della letteratura russa". È opinione di molti che il nuovo stile letterario inaugurato dal santo fosse influenzato dal contemporaneo sviluppo dell'arte pittorica russa nonché dal pensiero di Teofane il Greco. Durante la sua vita Epifanio compì molti viaggi, visitando i complessi monasteriali di Costantinopoli e del Monte Athos. Morì portando il rango di ieromonaco e di confessore del monastero di Troice-Sergieva Lavra.
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