P. Raoulx nacque a Graveson, tra Avignon e Tarascon, il 17 agosto 1737.
Entrato nella Congregazione dei Padri della Dottrina Cristiana a sedici anni, nel 1789 era Assistente Generale per la Provincia d’Avignone e godeva fama di insigne predicatore. Quando nel 1789 divampò la Rivoluzione Francese il p. Raoulx si rifiutò di firmare il giuramento per la “Costituzione Civile del Clero” e si nascose per paura di essere anche lui ucciso nella strage del settembre 1792. Cambiò nome, si dedicò al commercio ed evitò di esercitare il ministero alla luce del giorno. Nonostante ciò cadde in una trappola preparata dal suo accusatore e fu riconosciuto: costui rivolse al Servo di Dio una domanda in termini di bestemmie contro la Religione e Cristo Redentore, il p. Giuseppe replicò animatamente e dimostrò di essere prete. Fu rinchiuso nel carcere di S. Lazzaro con l’accusa di aver rifiutato il giuramento e di esser stato trovato in possesso di un libro “La devozione messa d’accordo con il giuramento di uguaglianza” che prendeva in giro i preti che prestarono giuramento.
Nel carcere condusse la vita di una comunità religiosa con le ore riservate alla preghiera, letture ed altri esercizi di pietà, si rivolgeva ai suoi compagni parlando della necessità di prepararsi alla morte. Quando fu convocato davanti al tribunale ringraziò il Cielo perché gli era concesso di morire per il suo Dio. Condannato a morte il 25 luglio 1794 fu ghigliottinato lo stesso giorno. Chiese di essere trucidato per ultimo al fine di poter dare l’assoluzione ai compagni, così nelle ultime ore della sua vita, poté riprendere le sue funzioni sacerdotali esortando ed incoraggiando i condannati.
Nello stesso gruppo fu ghigliottinato anche il famoso poeta Andrea Chenier di 32 anni.
Autore: Padre Sergio La Pegna, Postulatore
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